Ricostruzione post-sisma in Emilia, dalla Regione altri 5 milioni di euro per rilanciare i centri storici dell’area del cratere

centro storico alto

Bar, ristoranti, mense, attività per l’asporto, gelaterie, pasticcerie, alberghi, residenze turistico-alberghiere, ostelli e affittacamere, attività ricreative o di servizio per associazioni e per l’esercizio della libera professione: sono le attività per le quali la Regione Emilia-Romagna ha previsto nuovi contributi a fondo perduto per rivitalizzare i centri storici nei comuni colpiti dal terremoto del 2012 in Emilia.

Un’ordinanza del presidente della Regione e commissario delegato per la ricostruzione post-sisma Stefano Bonaccini ha dato il via al settimo bando di questo tipo, che stavolta mette a disposizione 5 milioni di euro per sostenere il ripopolamento dei centri storici che fanno ancora parte dell’area del cosiddetto “cratere” del terremoto: Crevalcore, nel territorio della città metropolitana di Bologna; Bondeno, Cento e Terre del Reno, in provincia di Ferrara; Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro e San Possidonio, in provincia di Modena; Reggiolo, in provincia di Reggio.

Queste nuove risorse, ha spiegato il presidente Bonaccini, “andranno a completare la rigenerazione del tessuto produttivo e sociale delle comunità maggiormente colpite, dove più impegnativo è stato il recupero degli immobili. Continua a essere una priorità per noi stare al fianco dei territori e soprattutto di coloro che, con tenacia e coraggio, puntano a investire in attività e lavoro nei centri storici, cuore dei nostri centri. Per questa ragione abbiamo rafforzato una misura che nelle “finestre” precedenti ha sempre fatto registrare un ottimo successo e che ci permette così di dare risposta a tanti, intercettando una volontà di fare che è la forza di questa terra e della sua gente”.

Come avvenuto già in passato per i bandi precedenti, anche in questo caso la Regione ha avviato un confronto preventivo con i sindaci dei Comuni coinvolti e con le associazioni di categoria per calibrare al meglio le tempistiche, i criteri di accesso per le imprese e le procedure. Le domande potranno essere presentate attraverso la piattaforma informatica Sfinge dal 3 al 31 maggio 2022: la procedura di selezione non sarà a sportello ma di tipo valutativo a graduatoria.