A Parma la 38esima assemblea Anci con Mattarella, apre i lavori Vecchi

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Alle Fiere di Parma a partire dal pomeriggio di oggi martedì 9 novembre (programma Anci) si aprirà la 38esima assemblea nazionale dell’Anci (Associazione nazionale dei comuni d’Italia) sul futuro Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

I lavori dell’assemblea sono iniziati alle 17 in presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Senato, Maria Casellati. Dopo il capo dello Stato aprono i lavori il presidente del consiglio nazionale Anci, Enzo Bianco, il presidente Anci, Antonio Decaro e il neo presidente Anci Emilia-Romagna Luca Vecchi (sindaco di Reggio Emilia), il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.

Giovedì alle Fiere sarà invece il giorno del premier Mario Draghi con il presidente della Camera, Roberto Fico. Parteciperanno anche Dario Franceschini, ministro della Cultura, Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, Mara Carfagna, ministra Coesione territoriale, Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno, il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini. Giovedì sarà la volta di Patrizio Bianchi (Istruzione), Elena Bonetti, ministra alle Pari opportunità, Renato Brunetta, ministro Pa, Andrea Orlando, ministro del Lavoro e Roberto Speranza, ministro della Salute.

 

Il confronto e il dibattito tra sindaci (una cinquantina presenti come relatori), amministratori locali e rappresentanti di aziende ed istituzioni, ruoteranno intorno alle sei missioni su cui si snoderà il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione.

Ma non mancheranno le occasioni per parlare anche dei problemi economici di molti comuni italiani: uno su otto è in dissesto o in pre-dissesto finanziario e il pronunciamento della Consulta dello scorso aprile, che ha dichiarato incostituzionale le norme che hanno permesso di spalmare i loro debiti nell’arco di 30 anni, ha aggravato la situazione. Ci sarà spazio anche per discutere della riforma del reato di abuso di ufficio, in Parlamento ci sono diversi progetti in discussione e i sindaci sperano che almeno uno possa vedere presto la luce. Altro tema in agenda è quello del limite del terzo mandato e del controllo di gestione per gli enti fino a 5.000 abitanti. C’è poi l’ultima proposta in ordine di tempo da parte del presidente Decaro di concedere ad una rappresentanza di sindaci uno spazio tra i 1009 grandi elettori del presidente della Repubblica, sarebbe “atto di attenzione e di coraggio istituzionale da parte dei presidenti delle Regioni”, ha detto il numero uno dell’Anci.