“E’ giusto che ci sia un confronto serio in Parlamento sul fine vita. Mentre non ho dubbi che esista un diritto alla vita, perno di tutti i diritti della persona, dico che è da dubitare ci sia un diritto alla morte”. Giuseppe Conte interviene “da giurista e da cattolico” sul delicatissimo tema del fine vita e non si tira indietro – pur con la premessa di non voler condizionare il dibattito in corso – mettendo in campo le sue convinzioni “personali”. Che sono chiare: “se si stabilisse un diritto alla morte quantomeno ai medici dovrebbe essere garantito il diritto all’obiezione”.
Il presidente del Consiglio in una intervista pubblica nella quale ha toccato quasi tutti i nodi del dibattito politico fino a lanciare il Mattarella-bis: “Non spetta a me una decisione su chi andrà al Quirinale, non sono neanche parlamentare, ma posso dire che vorrei una personalità come Mattarella”, dotata di “equilibrio, esperienza politica, saggia e anche alla mano. Se Mattarella – ha aggiunto – fosse disponibile a un secondo mandato…” ovviamente avrebbe le qualità elencate. E non poteva essere diversamente visto che Conte oggi si è auto-collocato nel fronte dei “cattolici democratici”.
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