Domenica 14 luglio è l’ultimo giorno di apertura della mostra “Antonio Fontanesi e la sua eredità. Da Pellizza da Volpedo a Burri”, allestita al Palazzo dei Musei di Reggio in occasione del bicentenario del celebre pittore e scenografo reggiano, tra i maggiori dell’Ottocento in Europa.
In occasione del finissage, alle ore 21 – nell’ambito di “O natura, o natura – Loving Fontanesi” – negli spazi dell’esposizione andrà in scena la sorprendente performance “Au revoir Fontanesi”, una lettura drammatizzata di testi evocativi della vita e dell’arte del pittore: uno spettro, quello dello stesso Fontanesi, si aggirerà nelle sale dell’ultimo piano del Palazzo dei Musei vagando tra il pubblico e ripercorrendo i mille paesaggi che i suoi occhi hanno attraversato in Italia, Svizzera, Francia e Giappone.
Il suo animo inquieto, sempre alla ricerca di nuovi orizzonti, non trovò e non trova ancora pace; tanto più se quel briciolo di pace che ha viene turbato dall’irruenza di una estimatrice, che da sempre sogna di conoscerlo e riempirlo di domande. I due spettri, in dialogo tra loro, accompagneranno il pubblico in una brillante visita di chiusura della mostra. La lettura drammatizzata dei dialoghi è a cura di Veronica Costanza Ward e Alessandro Gazzotti, mentre gli interpreti saranno Stefano Domenichini e Michela Rivetti.
Ultimi commenti
però nella sua risposta non capisco fino a che punto sia serio o scherzoso...
certo, però zitto e muto, di cosa ti lamenti? se vivi nel partito e del partito non puoi lamentarti del partito o lo fai come […]
Certo, il PD può fare ciò che vuole, anche scontentare il suo elettorato, e verrà votato ugualmente, perchè l'importante è una cosa sola: votare per