Martedì 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per l’occasione, l’Arma dei Carabinieri ha diffuso alcuni dati sull’attività svolta nell’ultimo anno in Emilia-Romagna, e i numeri sono allarmanti: nel corso dell’anno, i vari presidi emiliano-romagnoli dei carabinieri hanno attivato ben 3.967 “codici rossi”, lo strumento normativo che garantisce un intervento immediato nei casi di violenza domestica e di genere. Si tratta di una media di quasi 11 casi al giorno sul solo territorio regionale. In provincia di Reggio i “codici rossi” attivati sono stati ben 280, quasi uno al giorno.
In 308 casi (28 nel Reggiano) si è reso necessario l’intervento di centri antiviolenza o il ricorso a case rifugio, fondamentali per offrire alle vittime un percorso di protezione e sostegno.
Tra le altre azioni, in Emilia-Romagna i carabinieri hanno registrato:
– 146 allontanamenti d’urgenza dalla casa familiare, a tutela immediata della persona offesa (13 in provincia di Reggio);
– 535 divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima a carico della persona maltrattante, 326 dei quali (59 nel Reggiano) con contestuale applicazione del cosiddetto “braccialetto elettronico”, strumento essenziale per monitorare il rispetto delle prescrizioni dell’autorità giudiziaria;
– 283 arresti complessivi (27 in provincia di Reggio) per reati attinenti alla violenza contro le donne: 142 per maltrattamenti e/o lesioni aggravate in ambito familiare (20 nel Reggiano); 40 per atti persecutori (due in provincia di Reggio); 24 per violenza sessuale (uno nel Reggiano) 2 per revenge porn (entrambi proprio in provincia di Reggio); 3 per costrizione o induzione al matrimonio (nessuno di questi nel Reggiano); 72 per violazione di provvedimenti di allontanamento o divieto di avvicinamento.
E ancora, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà 3.816 persone (373 in provincia di Reggio): 2.589 per maltrattamenti e/o lesioni aggravate in ambito familiare (278 nel Reggiano); 855 per atti persecutori (58 in provincia di Reggio); 330 per violenza sessuale (26 nel Reggiano); 35 per revenge porn (nessuno in provincia di Reggio); 7 per costrizione o induzione al matrimonio (4 nel Reggiano); 74 per violazione di provvedimenti di allontanamento o divieto di avvicinamento (7 in provincia di Reggio).
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, anche le caserme dei carabinieri di Reggio, Guastalla e Castelnovo ne’ Monti si illuminano di arancione, il colore scelto a livello mondiale come simbolo di un futuro libero dalla violenza di genere: un segnale per ricordare la partecipazione dell’Arma dei Carabinieri alla campagna internazionale “Orange the World”, promossa dalle Nazioni Unite e sostenuta dal Soroptimist International.







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