Disordini a Bologna, Tarquini: “Contrastare l’antisemitismo e ogni forma di estremismo”

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I disordini scoppiati venerdì sera nel centro storico di Bologna in occasione della contestata partita di basket di Eurolega tra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv, con scontri tra alcuni gruppi di manifestanti (che protestavano per la presenza in città della squadra israeliana) e le forze dell’ordine, “riportano drammaticamente al centro del dibattito politico l’ondata antisemita che, come un terribile rigurgito storico, sembra invadere le nostre piazze e, ancora peggio, la scuola, i giovani e la nostra vita quotidiana”.

Ne è convinto Giovanni Tarquini, consigliere comunale della lista civica Per Reggio Emilia: “Il livello di pericolo è molto alto e non si può che appoggiare senza riserve ogni iniziativa tesa a contrastare tutti i comportamenti che ledono i diritti e le libertà, quella cieca ideologia che considera le singole persone come responsabili delle scelte del governo di un Paese, come quello di Israele, che crea un pesante clima di paura e di terrore e inibisce il libero esercizio della propria personalità e della propria fede, in qualunque religione”.

Tarquini ha ricordato che anche il senatore del Pd Graziano Delrio, nel corso di un recente convegno a Reggio insieme all’ex ministro Martelli, “ha affrontato questi temi, che ha concretizzato con la presentazione di un disegno di legge volto a fermare l’antisemitismo dilagante in scuole, università e web”. Le sue parole di forte preoccupazione sulla moltiplicazione degli episodi di antisemitismo (+400% nel 2025, secondo i dati citati da Delrio) “suonano come un campanello di allarme, ma senza troppo effetto quantomeno sui nostri amministratori locali che, salvo uno di loro, erano tutti assenti al convegno”.

Per il consigliere della lista civica Per Reggio Emilia, dunque, “è arrivato il momento di superare antiche barriere e raccogliere le forze di una cultura moderata, centrista e liberale che ponga argini ben precisi al dilagare di ogni forma di estremismo che incarna la sottocultura dell’odio e della negazione dei diritti fondamentali”.



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