Compie 30 anni la scuola Steiner-Waldorf di Reggio: a novembre una giornata di studi

30° scuola Steiner-Waldorf Reggio – DZ

Nel 1919 Rudolf Steiner fondava, nella fabbrica di sigarette Waldorf, in una Stoccarda devastata dalla Prima guerra mondiale, la prima scuola che avrebbe poi dato origine al movimento pedagogico Steiner-Waldorf.

La richiesta fu fatta a Steiner da Emil Molt, direttore della fabbrica, per dare ai figli degli operai una prospettiva educativa che potesse, in futuro, concorrere a evitare il dramma del conflitto. Dopo la tragedia, entrambi avvertivano l’urgenza di una rigenerazione sociale, fondata non su interessi economici o di classe, ma sulla dignità spirituale e morale dell’essere umano: volevano fondare una scuola che nascesse dal cuore sociale dell’umanità, non da esigenze economiche o statali, e che restituisse all’educazione la sua funzione più alta, quella di formare esseri umani liberi, morali e creativi, in grado di trasformare la società dall’interno.

Sono questi gli ideale che attraverseranno i cinque continenti e troveranno negli anni Novanta anche a Reggio un terreno fertile, già “seminato” dallo spirito cooperativo e mutualistico, dalle esperienze pionieristiche delle donne dell’Udi (Unione donne italiane) che poi daranno origine alle scuole comunali dell’infanzia e al Reggio Approach.

Ma sono anche gli anni delle innovazioni agricole del biologico e del biodinamico, dei primi cicli di formazione antroposofica che alcuni docenti tedeschi attivano a Reggio. In quel clima di grande fermento, in una casa privata di Montericco nasce il primo nucleo di sette bambini che qualche anno dopo diventerà il Giardino d’infanzia San Michele di Canali.

Oggi sono oltre 210 i bambini e i ragazzi iscritti nelle tre sezioni di scuola dell’infanzia e nelle otto classi di primaria e secondaria inferiore, 170 le famiglie coinvolte.

La storia della scuola Waldorf di Reggio è anche una storia d’impresa prevalentemente femminile: infatti, se nel tempo molti genitori uomini hanno fatto parte dei diversi organi di gestione amministrativa della scuola, oggi la presidente Silvana Minari fa parte di un collegio docenti di soci-lavoratori della cooperativa Libera Scuola Steiner-Waldorf composto da 28 donne e un solo uomo.

In occasione dei 30 anni dalla sua fondazione, la scuola Waldorf di Reggio ha invitato le istituzioni educative della città, gli operatori sociali, gli insegnanti e i cittadini interessati a una giornata di studi, un momento di incontro e confronto sul ruolo fondamentale della scuola e dell’insegnante/educatore come “costruttori di pace”.

In un tempo segnato da conflitti e frammentazioni, “sentiamo il bisogno – spiega il direttivo della scuola – di tornare a riflettere insieme sul senso originario e profondo della proposta steineriana, nata dai bisogni sociali del nostro tempo, ricollegandoci alla domanda della fondazione: ‘Ciò che conta è che educhiamo persone intere, tali che non abbiano soltanto sterile sapere del capo, ma soprattutto sentimento sociale verso gli altri’ (Emil Molt)”.

Al mattino, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Educazione e scienze umane (Desu) di UniMoRe, nell’aula Artigianelli di viale Timavo a Reggio sono previsti diversi interventi: l’ospite speciale della giornata sarà Bernd Ruf, pedagogista, docente in scuole Waldorf e fondatore della “pedagogia di emergenza”, che con la sua esperienza nei contesti di guerra porterà una testimonianza vivente di come l’educazione possa diventare strumento di resilienza, riconciliazione e rinascita.

Sabino Pavone, fondatore e amministratore della scuola Waldorf di Conegliano e formatore di docenti, si ricollegherà all’impulso sociale della domanda originaria. Sara Uboldi, ricercatrice universitaria e attivista Rescue Team, porterà la sua esperienza recente nell’applicazione della metodologia Pre-Text con bambini in zone di guerra in Ucraina. Infine, i professori Andrea Mariuzzo e Alessandro D’Antone parleranno di educazione e pace nella pedagogia critica italiana.

Nel pomeriggio, presso la sede del Tecnopolo di Reggio, in piazzale Europa, e all’ex mangimificio Caffarri di via Gioia, sono in programma otto workshop tematici, gratuiti, aperti a studenti, insegnanti, educatori e operatori sociali per approfondire le discipline caratterizzanti della pedagogia Steiner-Waldorf, tra cui la “pedagogia di emergenza” secondo l’impostazione di Bernd Ruf.

A chiudere la giornata, alle 20.30, al teatro Herberia di Rubiera “I quattro musicanti di Brema e noi, in viaggio”, una narrazione teatrale di e con Claudio Tomaello (ingresso 12 euro). Per iscriversi gratuitamente alla giornata di studi e acquistare i biglietti per lo spettacolo serale: www.scuolawaldorf.org

Il programma della giornata

 



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