La sentenza emessa mercoledì 9 luglio dal tribunale di Reggio sul processo “Angeli e Demoni” per la sezione reggiana di Forza Italia “rappresenta un punto fermo in una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica nazionale. Con tre condanne con pena sospesa, tra cui quella dell’ex responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi (2 anni), dell’assistente sociale Francesco Monopoli (un anno e 8 mesi) e della neuropsichiatra Flaviana Murru (5 mesi), emergono chiaramente le responsabilità di chi gestiva direttamente il sistema di tutela minorile”.
Forza Italia, hanno spiegato il consigliere provinciale reggiano Giuseppe Pagliani e la vicecoordinatrice cittadina Mariarosaria Tedesco, “pur ribadendo la propria posizione garantista e il rispetto per l’operato della magistratura, esprime ferma condanna per l’ennesima operazione di mistificazione messa in atto dalla sinistra che, con sconcertante cinismo, tenta di trasformare in ‘vittoria’ una sentenza che conferma irregolarità gravi nel sistema da loro amministrato. Di fronte a una sentenza che comunque condanna tre responsabili dei servizi sociali per irregolarità nell’esercizio delle loro funzioni, assistiamo a un’operazione mediatica senza precedenti. È inaccettabile che chi ha controllato quel sistema ora pretenda di ergersi a vittima, chiedendo addirittura scuse a chi ha denunciato le irregolarità”.
“L’opposizione, che aveva la responsabilità politica e amministrativa di quei servizi sociali, non può nascondere dietro le assoluzioni il fatto che sono state comunque accertate responsabilità penali. Chi aveva il dovere di vigilare e garantire il corretto funzionamento ora tenta di ribaltare la realtà, presentando come ‘trionfo’ una sentenza che conferma l’esistenza di comportamenti irregolari da parte di operatori sotto la loro supervisione. La richiesta di ‘scuse’ è un’operazione di distrazione di massa che mira a far dimenticare le proprie responsabilità in un sistema che ha comunque prodotto condanne”.
Forza Italia, prosegue la nota del partito, “ha sempre mantenuto una posizione equilibrata sulla vicenda, sostenendo il diritto-dovere di ogni forza politica di vigilare sulla corretta amministrazione dei servizi pubblici e di denunciare eventuali irregolarità. Chi ha sollevato interrogativi legittimi su situazioni che oggi si rivelano effettivamente problematiche non deve chiedere scusa a nessuno. Al contrario, chi aveva responsabilità dirette dovrebbe interrogarsi su come sia stato possibile che si verificassero le condotte per cui oggi vengono pronunciate condanne. La tutela dei minori deve rimanere una priorità assoluta, al di sopra di ogni interesse politico, attraverso servizi sociali efficienti e trasparenti che necessitano di riforme per garantire maggiore controllo e prevenire il ripetersi di simili situazioni”.







Siamo al surreale e hanno anche il coraggio di ribadire che sono garantisti.
In sintesi una qualunque condanna di anche solo una persona per questi signori sedicenti garantisti andrebbe a provare quel folle teorema sul quale hanno costruito più di una campagna elettorale e che è stato completamente smontato nel processo.
Vergogna infinita
Persa un’occasione per tacere
Vergognatevi. Un dignitoso silenzio no? Non pensavo si potesse arrivare a cotanta sfrontatezza .