Un invito a tutta la popolazione dell’Emilia-Romagna ad essere vigile. Perché, in questo momento, “abbiamo molte fragilità sul nostro territorio, con una pioggia che non ci abbandona ormai da dieci giorni e che tornerà a cadere. Questo non vuole essere un procurato allarme, ma un invito ad essere attenti. Ognuno deve essere responsabile e fare la propria parte”. E’ l’appello lanciato dalla vicepresidente dell’Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, in vista delle prossime 48 ore di maltempo, con l’ennesima allerta rossa che scatterà a mezzanotte.
Quello dei prossimi due giorni sarà infatti un evento meteo importante, che avrà qualche caratteristica diversa da quello dello scorso 2 e 3 maggio, soprattutto in connessione alla possibilità di avere eventi estemporanei temporaleschi e quindi innalzamenti repentini dei livelli dei fiumi, ma anche venti forti e mareggiate. Il livello del mare infatti è dato in aumento e potrebbero verificarsi onde di mareggiata fino a 2 metri.
Sorvegliata speciale la Romagna, ma anche il bolognese e il modenese: il maltempo, in ogni modo, riguarderà quasi l’intera regione. E’ prevista la cumulata fino a 100 millimetri di pioggia sui rilievi romagnoli; interessati anche l’Appennino nella fascia collinare nella zona bolognese, forlivese-cesenate, ravennate e modenese, con valori tra i 60 e i 70 millimetri d’acqua in media areale. Oltre a quello reggiano con quantitativi inferiori. Le precipitazioni continueranno fino a mercoledì. In 48 ore è previsto l’accumulo medio complessivo di circa 150 millimetri di pioggia.
A Ravenna le scuole resteranno chiuse – stop anche agli impianti sportivi e alle palestre -, così come a Forlì, Cesena, Riccione e nella Città metropolitana di Bologna. La Regione, inoltre, ha invitato a sospendere le gite in entrata e in uscita dal territorio emiliano romagnolo e a lavorare in smart working.
Già dislocate le colonne mobili, regionali e nazionali, della Protezione civile. In particolare nei comuni della montagna dove sono previste maggiori difficoltà e poi in quattro zone della pianura (Marzaglia nel Modenese, Forlì, Calderara di Reno nel Bolognese e Faenza).
Ultimi commenti
Condivido l'intervento di Tarquinio e quello di Ipocrisy: troppe parole al vento mai seguite da fatti, come sempre
Forse è stato lo stesso scooter a liberarsi e scappare da Delrio, in aperto contrasto con la linea politica del partito.
Solo grande amarezza.... dopo aver letto questa notizia. Confido che si possa trovare presto una adeguata sede all'associazione Alpini, anche senza scomodare troppo i ragazzi di Aq16