Scrive in una nota il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia a Reggio Emilia, Marco Eboli: “Dopo quindici anni, Roberto Saviano, ora icona della sinistra, ritirerà la cittadinanza onoraria che gli feci avere io nel 2008.
Il 3 novembre del 2008 il Consiglio comunale di Reggio Emilia voto’ all’unanimità una mia mozione, sottoscritta poi da tutti i gruppi consiliari che conferiva la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano, fresco autore del libro “Gomorra” che denunciava il sistema camorristico. Era stata questa la ragione per la quale proposi il conferimento dell’onorificienza, perché allora Roberto Saviano non era l’icona della sinistra che è attualmente. Come riferiscono le cronache della stampa del novembre 2008,la sinistra fu combattuta prima di votare la mia mozione. Il Sindaco Vecchi, nel dare la notizia che martedì 9 maggio, prima che Saviano sarà ospite dei Teatri, per parlare del giudice Falcone, ricorda genericamente che la “cittadinanza gli fu conferita in passato”. Stagionata di soli quindici anni, non per colpa del Comune però ma di Saviano. Ricordo che dopo qualche tempo dal conferimento della cittadinanza onoraria di Reggio Emilia, Saviano venne alla Libreria dell’Arco a presentare Gomorra, ma nonostante io chiesi pubblicamente che venisse prima in Consiglio comunale a ricevere l’onorificienza, il suo ufficio stampa fece sapere che non poteva fare duecento metri, tale la distanza tra la Sala del Tricolore e la Libreria dell’Arco, per ragioni di sicurezza.
Le fotografie dei quotidiani locali di allora certificarono che la Libreria era stata presa d’assalto e Saviano ingaggiava volentieri il corpo a corpo con i suoi fans per firmare gli autografi esponendosi potenzialmente ad attentati, che non avvennero, per fortuna, come paventato dal suo ufficio stampa che sarebbe curioso sapere se è rimasto lo stesso. Una cosa mi rende lieto, a distanza di quindici anni, è che c Saviano non potrà vantare di aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Reggio Emilia per il suo impegno politico attuale, ma grazie al sottoscritto capogruppo di An allora Coordinatore comunale di Fdi oggi. Io, sempre coerente”.
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Condivido l'intervento di Tarquinio e quello di Ipocrisy: troppe parole al vento mai seguite da fatti, come sempre
Forse è stato lo stesso scooter a liberarsi e scappare da Delrio, in aperto contrasto con la linea politica del partito.
Solo grande amarezza.... dopo aver letto questa notizia. Confido che si possa trovare presto una adeguata sede all'associazione Alpini, anche senza scomodare troppo i ragazzi di Aq16