Sarà il governo ad intervenire per trovare una soluzione al nodo licenziamenti, ancora una volta puntando sulla mediazione del presidente del Consiglio, e lo farà, con ogni probabilità, usando la formula della selettività. L’approvazione del decreto Sostegni, prevista nella seconda metà di luglio, avrebbe richiesto troppo tempo considerando la scadenza del primo del mese. E la tensione nel Paese non manca: “Garanzie per i lavoratori è necessario che ci siano, sennò – ha denunciato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese – esiste un rischio sociale”. La discussione sui criteri per identificare i settori è ancora aperta: finora tra i comparti considerati più vulnerabili si è parlato di tessile e calzaturiero, ma la messa a punto della misura potrebbe portare a una scelta meno tranchant, inglobando forse anche le aziende su cui sono aperti tavoli di crisi. E oggi i sindacati scendono i piazza per di no al blocco selettivo.
“Se si vuole i tempi tecnici” per prorogare il blocco dei licenziamenti “ci sono tutti. Se si vuole le condizioni ci sono. Dare oggi il messaggio che i problemi si risolvono licenziando è un errore”, ha scandito il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini alla vigilia delle manifestazioni dei sindacati organizzate in tre città italiane.
Ultimi commenti
Prorogate la nonna, non se ne esce governando così.
Stanno tergiversando per utilizzare anche loro lo sconto in fattura.
non ho capito, 55.000 presenze con 11.000 biglietti?