5G, il 26/9 a Reggio “C’è chi dice no”

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“5G, c’è chi dice no”: è questo il titolo dell’incontro pubblico in programma venerdì 26 settembre nella sala del circolo sociale Il Buco Magico di Reggio e organizzato dal Comitato Stop 5G Reggio Emilia, impegnato già da qualche mese a raccogliere e divulgare le informazioni relative alla tecnologia 5G, la rete wireless di quinta generazione.

All’incontro sono stati invitati esperti che approfondiranno il tema da diversi punti di vista: il medico Isde Patrizia Gentilini; il fisico matematico esperto di elettromagnetismo Andrea Grieco; il fisico e fondatore di Polab srl Alfio Turco, esperto di installazioni e sicurezza; il capodipartimento sanità della Federconsumatori nazionale Fabrizio Ghidini.

L’obiettivo della serata, secondo gli organizzatori, è quello di offrire un’occasione di approfondimento sull’argomento 5G, fornire spunti di riflessione e promuovere un dialogo con la cittadinanza. All’incontro sono state invitate le autorità, i membri della giunta e del consiglio comunale di Reggio, l’Ausl e l’Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna).

“Il Comitato Stop 5G Reggio Emilia non ha e non cerca appartenenze politiche”, hanno sottolineato gli organizzatori della serata: “Nasce piuttosto come gruppo spontaneo di cittadini uniti dall’obiettivo comune di sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di ottenere garanzie sulla tutela della salute pubblica e dell’ambiente da parte delle autorità preposte. Questi cittadini, preoccupati dalla portata globale del progetto di introduzione della tecnologia 5G – rispetto al quale assistiamo a un rapido avanzamento sul territorio nazionale e non solo – in assenza di studi che ne garantiscano l’innocuità per la salute e per l’ambiente e raccogliendo l’appello allarmato sollevato da gruppi di medici e scienziati di tutto il mondo, tra cui gli studi della dott.ssa Fiorella Belpoggi dell’Istituto Ramazzini di Bologna, hanno deciso di attivarsi dando vita al gruppo”.

Il comitato, inoltre, ha avviato da un paio di mesi una raccolta di firme per un’iniziativa di mozione popolare da inoltrare al sindaco di Reggio Luca Vecchi “nel suo ruolo di garante della salute dei propri cittadini affinché applichi il principio di precauzione prima di acconsentire all’installazione del 5G sul proprio territorio”.

Secondo i componenti del comitato “non si tratta di essere contrari alla tecnologia, ma di auspicarne lo sviluppo insieme alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Di fronte alla presentazione del progetto, che prevede un’irradiazione costante su ogni angolo della terra, il timore che un’implementazione affrettata del 5G possa provocare effetti gravi e potenzialmente irreversibili sugli esseri umani e danni permanenti a tutti gli ecosistemi terrestri è quantomeno lecito e porta naturalmente ad auspicare un atteggiamento di massima prudenza”.