Estradizione di Pietrostefani: “Non serve più”

Giorgio-Pietrostefani

Ricorre oggi il cinquantesimo anniversario della morte del commissario Luigi Calabresi, freddato a colpi di pistola da un commando davanti alla sua casa.

Per il suo omicidio è stato condannato come mandante Giorgio Pietrostefani, tra gli ex terroristi arrestati in Francia. Giorgio Pietrostefani, ex Lotta Continua e poi manager delle Officine Reggiane, venne arrestato a Reggio Emilia (città nella quale ha vissuto per lungo tempo) nell’agosto 1988, per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi, avvenuto a Milano il 17 maggio del 1972. Pietrostefani fu in seguito condannato a 22 anni di carcere, ma dal Duemila era fuggito in Francia da latinante, fino a quando Stato d’Oltralpe ha deciso, nel gennaio di quest’anno, di estradarlo in Italia.

Così mercoledì “a Parigi ci sarà un’udienza del tribunale per decidere se dare l’estradizione a Giorgio Pietrostefani, uno degli organizzatori dell’omicidio di mio padre. Ci siamo molto interrogati su questo. Oggi a noi che un uomo di 78 anni malato vada in carcere non restituisce più niente. È importante dal punto di vista simbolico ma per noi non ha quasi più senso”. Lo  ha detto il giornalista Mario Calabresi a margine della cerimonia in memoria del padre Luigi. “Devo dire la verità – ha aggiunto – è importante che ci siano questi segni ma che succeda dopo 50 anni fa anche una certa impressione”. E comunque, ha proseguito Calabresi rispondendo ai cronisti, “io non ho fatto il lavoro che ha fatto mia madre che è un percorso di perdono – ha concluso – ho fatto un percorso di pacificazione e ho imparato a non coltivare la rabbia”.