Ex Reggiane, fermato stupratore. Spadoni (5s): sgomberarle. Il sindaco: istituzioni fanno la loro parte

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E’ stato arrestato a Reggio Emilia, dopo essere stato vittima di un’aggressione all’interno dei capannoni dismessi delle ex “Reggiane”, Ofori Bright, 30enne ghanese latitante dal 2017, condannato in via definitiva per una tentata violenza sessuale avvenuta nel 2009 a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna.

Bright aveva già scontato otto anni di reclusione per un altro brutale stupro ai danni di una donna delle pulizie 54enne, avvenuto alla stazione di Reggio Emilia nell’aprile del 2007. Nell’ambito di quella detenzione, nel 2009, era stato protagonista di una rocambolesca evasione dal carcere minorile del Pratello (Bologna), per poi essere ritrovato dopo dieci giorni a Milano.

I Cinquestelle, con il vicepresidente della Camera dei deputati, la reggiana Maria Edera Spadoni, chiedono “lo sgombero delle ex Reggiane e l’intervento del Ministro dell’Interno. Le politiche del #Pd ci hanno portato a questa situazione. Ladri, spacciatori e stupratori si nascondono in una zona abbandonata a due passi dal centro. Dove è il Pd dei #diritti delle #donne?”.

Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi: le istituzioni stanno facendo la loro parte. “Rispetto all’arrestato rintracciato alle ex Reggiane, sul conto del quale è emersa una condanna in via definitiva per tentata violenza sessuale nel bolognese, confidiamo sconti per intero in carcere la pena decisa dall’autorità giudiziaria, come condizione prima della sicurezza dei cittadini.
Chi delinque macchiandosi di reati così gravi, con la recidiva – stando a quanto riferiscono le cronache – di altri tentativi dello stesso segno nel 2004 e nel 2007, non può e non deve restare a piede libero e ribadisco ciò che ho sempre affermato: serve una piena realizzazione della certezza della pena.
In prospettiva in ogni caso, una volta avvenuto questo, ritengo che un soggetto gravato da questo tipo di precedenti debba essere espulso dall’Italia.
Ringrazio la Questura per il lavoro che sta compiendo ormai da tempo nell’area, che ha portato a operazioni in grado migliorare la situazione, alleggerendola. Chi delinque, anche in altri ambiti territoriali, a Reggio Emilia viene arrestato.
Da diversi mesi è in atto alle ex Reggiane un’azione che si sviluppa su tre direttrici: da un lato il lavoro del Comune che con risorse proprie ha ripulito l’area dai rifiuti che erano presenti, e ha tombato l’ingresso ai capannoni ancora sfitti. Dall’altro l’opera dei servizi sociali e delle parrocchie, meritoria, che si sono occupati e si stanno continuando ad occupare dei senzatetto regolari per farli uscire da una situazione di sofferenza e per cercare di inserirli in contesti più dignitosi, reinserendoli.
In parallelo, come concordato al tavolo che si riunisce periodicamente in Prefettura, la Questura sta agendo su chi staziona in modo illegale nella zona con una serie di azioni, di cui questa è solo l’ultima in termini cronologici, volti alla repressione di qualsiasi tipo di fenomeno criminale, davanti al quale non ci può essere alcun tipo di indulgenza”.

Fiorini (FI), bene arresto stupratore seriale a Reggio Emilia. “Nel rivolgere un plauso alle forze dell’ordine per aver arrestato a Reggio Emilia uno stupratore seriale ghanese, latitante dal 2017, non si può non sottolineare come il sindaco sia colpevole di aver trascurato la richiesta di maggiore sicurezza da parte dei cittadini, impauriti giustamente anche a causa di un’immigrazione ormai da tempo incontrollata sul nostro territorio. Pochi giorni dopo la mia elezione alla Camera dei deputati, avevo inviato una lettera ufficiale al sindaco di Reggio Emilia nella quale lamentavo appunto la recrudescenza del crimine in tutte le sue forme (violenza privata, delinquenza minorile, immigrazione clandestina, prostituzione, spaccio di sostanze stupefacenti, reati contro la persona e il patrimonio) in particolare nel Reggiano, chiedendo che l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia organizzasse un momento di confronto (da ripetere con cadenza almeno semestrale) sulla sicurezza pubblica, non solo con il Prefetto ed il Questore, ma anche con i sindaci della provincia, i parlamentari reggiani e quelli eletti nei nostri collegi al fine di varare azioni urgenti, concrete e durature nel tempo, per il contrasto al crimine. Il sindaco mi rispose sostanzialmente con una alzata di spalle, come se la mia richiesta fosse assurda. Invece, purtroppo, e l’episodio di oggi lo dimostra, i cittadini hanno ragione nel sentirsi indifesi e insicuri nella nostra città e nel nostro territorio. La politica e le amministrazioni locali hanno il dovere non solo di fornire il massimo supporto a tutte le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro che svolgono, ma anche di portare le istanze della gente sui tavoli appropriati! Basta con le parole e con le sterili polemiche di molti sindaci che pur di avere visibilità vanno contro il decreto sicurezza votato dal Parlamento. Noi dobbiamo farci interpreti delle richieste dei cittadini, non tradirle come fanno certi sindaci che prima promettono di ripulire la zona degradata e abbandonata dei capannoni di via Agosti, ma poi se ne dimenticano lasciandola alla mercè di clandestini, delinquenti e spacciatori”.
Lo afferma la deputata emiliana Benedetta Fiorini, vicecommissario di Forza Italia in Emilia Romagna.