Transitando in questi giorni per Villa Canali, appena fuori dal centro abitato di Reggio Emilia, capita di imbattersi in questo grosso pennuto che pascola brado per i campi verdi. I ben informati dicono si tratti di un emù, ovvero un bipede che solitamente vive nelle pianure scarsamente alberate dell’Australia.
Dopo lo struzzo è il più grande degli struzioniformi viventi: il peso medio si aggira sui 50 chilogrammi. Il lungo collo sorregge una piccola testa munita di becco breve e forte, con ampie narici; il tronco è robusto; le zampe, lunghe e massicce, poggiano su 3 dita; le ali sono ridottissime. Assai caratteristico è il piumaggio, formato di penne lunghe e fini che ricadono lateralmente a formare un mantello uniforme di colore bruno. L’emù è un ottimo corridore – supera i 40 chilometri orari – e un abile nuotatore. Il regime alimentare si basa su vegetali, insetti e bruchi.
Ultimi commenti
No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km