Il Festival Aperto di Reggio da sempre riserva una particolare attenzione ai protagonisti della nuova coreografia italiana: ne è un esempio Manfredi Perego, vincitore con il suo progetto del Premio Gd’A 2017 – Giovane Danza d’Autore dell’Emilia-Romagna, che venerdì 5 ottobre alle 20 al teatro Cavallerizza presenterà in prima assoluta “Labile Pangea”, in cui insegue il bisogno di vivere il contrasto tra potenza e fragilità.
Lo spettacolo racchiude il suo più intimo significato nel bisogno di vivere questo contrasto. Potente come tutte le terre emerse assieme, come l’uomo nel momento in cui è attraversato dalla sensazione di invincibilità che lo accompagna per alcuni istanti, fragile come l’illusione di poter tenere tutto saldamente unito, sconfitto dal tempo che scorre senza accorgersi di noi.
Il rapporto fuori controllo tra questi due stati d’animo stride nell’inconscio. La follia e la quiete si alternano nel corpo che diventa la geografia del contrasto. “Labile Pangea”, insomma, è una riflessione sulla precarietà e su quel senso di instabilità perpetua nel quale scivola la nostra esistenza.
Ultimi commenti
Ha perfettamente ragione il sig.andrea Reggio e' diventata una citta' orrenda sporca, gestita in un modo orrendo, mi domando,i nostri politici locali se se ne
E il mercato non va bene, la musica non va bene, la Ztl non va bene, le aree verdi non vanno bene, i parcheggi non […]
Ecco bravo, vattene da Reggio che di gente come te ne facciamo volentieri a meno. Poi mi saprai dire se in altre città la situazione