Sabato 6 ottobre Ascanio Celestini “riapre” il Teatro Sociale di Luzzara per “Autori in Prestito”

Ascanio Celestini

Riparte con Ascanio Celestini, atteso sabato 6 ottobre alle 17.30 a Luzzara, l’edizione 2018 della rassegna “Autori in prestito” organizzata dall’Arci di Reggio e curata dallo scrittore Paolo Nori.

Celestini, considerato uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione, taglierà il nastro della manifestazione in un luogo speciale, il Teatro Sociale di Luzzara (paese natale di Cesare Zavattini), che proprio sabato 6 ottobre sarà riaperto al pubblico dopo il progetto di recupero e ristrutturazione che l’ha salvato dall’abbandono. Un piccolo “gioiello” da 99 posti che sarà finalmente restituito alla comunità.

Attore, drammaturgo e regista cinematografico romano, classe 1972, Ascanio Celestini si è avvicinato al teatro a partire dal 1996. La consacrazione è avvenuta alla fine degli anni ’90 grazie a una fortunata serie di spettacoli e al conferimento – nel 2002 – del Premio Ubu. Tra le sue opere di narrativa vanno senz’altro ricordate “Storie di uno scemo di guerra” (Premio Bagutta) e “La pecora nera” (Premio Anima).

In quasi vent’anni di tournée Celestini ha registrato anche un disco, “Parole sante” (Premio Ciampi). Nella stagione teatrale 2011-2012, invece, ha realizzato lo spettacolo teatrale “Pro Patria”; nel 2015 è stata la volta del libro-intervista “Un anarchico in corsia d’emergenza”, firmato insieme a Maria Laura Gargiulo. Nel 2015 ha debuttato con “Laika”, primo lavoro di una trilogia seguito nel 2017 dallo spettacolo “Che fine hanno fatto gli indiani pueblo? Storia provvisoria di un giorno di pioggia”.

Quest’anno saranno 22 le biblioteche della provincia di Reggio a ospitare in totale ben 30 autori (tra questi Massimo Recalcati, Matteo Bordone, Andrea Mingardi, Maria Antonietta, Annalena Bedini, Roberto Citran, Wu Ming 1, Fulvio Abbate): scrittori, attori, musicisti, artisti visivi, fotografi e anche un importante psicanalista prenderanno la parola per raccontare i libri, le musiche, i quadri, gli spettacoli teatrali, i film e le opere che li hanno convinti a fare il mestiere che fanno.

“Anche quest’anno – ha spiegato Nori – chiediamo a delle persone che fanno delle cose che ci piacciono di raccontarci il loro incontro con i romanzi, i film, e le musiche che li hanno, se così si può dire, formati, che hanno cambiato, nella pratica, la loro vita, che hanno cambiato cioè la sostanza di cui sono fatte le loro giornate”.

L’edizione 2018 della rassegna, realizzata dall’Arci all’interno del progetto “Mappe Narranti” e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna e da 22 comuni della provincia reggiana (Albinea, Baiso, Bibbiano, Boretto, Brescello, Campagnola Emilia, Casalgrande, Castelnovo ne’ Monti, Cavriago, Correggio, Guastalla, Luzzara, Novellara, Quattro Castella, Ventasso (Ramiseto), Reggiolo, Reggio Emilia, Rolo, Rubiera, San Martino in Rio, Sant’Ilario d’Enza, Scandiano), si intitola “Il monastero del proprio spirito”.