Circa un migliaio di persone ha partecipato alla fiaccolata – ribattezzata “Una candela contro il femminicidio” – organizzata in Piazza Garibaldi, a Sassuolo, nel Modenese, per dire no alla violenza familiare e sulle donne alla luce della strage avvenuta nella cittadina emiliana, lo scorso 17 novembre, in cui Nabil Dhahri ha ucciso la compagna Elisa Mulas, i due figli di due e cinque anni, la suocera Simonetta Fontana e poi si è suicidato.
Nella piazza principale di Sassuolo, a partire dalle 19 di venerdì sera, sono sciamate centinaia di persone per un ‘sit in’ – fiaccole in mano – fatto di silenzio e riflessione, rotto solo da un applauso e un ringraziamento per la folta presenza e per la partecipazione.
All’evento, organizzato, da associazioni e sigle sindacali hanno preso parte anche diversi sindaci e rappresentanti istituzionali del comprensorio ceramico del Modenese, di cui Sassuolo è parte.
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Mi paiono pochini pochini 7 anni per aver causato la morte di 4 persone di cui tre bambini, con aggravante di abuso alcoolici, droga, guida
proposta: ma se a tutti questi giovani nuovi italiani, tutta salute e crack, cominciassimo a fargli scavare, dei buchi per terra (altresi' chiamate miniere)
tranquilli che il nuovo reggiano e' gia' stato scarcerato ed e' di nuovo libero di girare per la nostra citta' in cerca di Crack. Se […]