Un anno di attività dei carabinieri reggiani: in aumento arresti (+17%) e denunce (+14,6%)

cerimonia 211 anniversario Arma dei Carabinieri Reggio colonnello Narducci – CC

Giovedì 5 giugno, durante la cerimonia organizzata ai chiostri di San Pietro di Reggio per commemorare i 211 anni dalla fondazione dell’Arma dei Carabinieri, il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio, il colonnello Orlando Hiromi Narducci, ha tracciato il bilancio dell’ultimo anno di attività, dal maggio del 2024 a oggi.

Negli ultimi dodici mesi sono giunte al 112 reggiano circa 166.000 richieste d’intervento (una media di quasi 455 al giorno), e i carabinieri hanno proceduto per 18.487 delitti: “In ragione della nostra diffusa presenza sul territorio della provincia – ha detto Narducci – 88 denunce su cento vengono raccolte dai nostri uffici”.

Nell’ultimo anno sono aumentati gli arresti (310 totali, +17% rispetto all’anno precedente) e le denunce in stato di libertà (3.522, +14,6%): nel dettaglio, sono stati individuati i responsabili di 82 rapine, 377 furti, 20 estorsioni, 32 violenze sessuali, 538 truffe e tre omicidi.

Sotto il profilo del contrasto alla criminalità organizzata, il colonnello Narducci ha ricordato l’ultima operazione “Sugar Beet”, che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone, gravemente indiziate di numerosi delitti aggravati dall’aver agevolato l’attività del cosiddetto “sodalizio ‘ndranghetistico emiliano”, e al sequestro preventivo di una società e dei relativi beni.

La prevenzione è stata rafforzata con quasi 23.000 pattuglie in strada, che hanno eseguito 18.621 interventi – sia su richiesta dei cittadini che di propria iniziativa.

Nei settori di specialità, il Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro, che opera per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori e vigila sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, ha ispezionato 150 attività, verificando la presenza di 80 posizioni irregolari (sulle 384 controllate), trenta delle quali totalmente “in nero”, con la conseguente sospensione di 17 attività, il deferimento di 51 persone in stato di libertà, l’arresto di una persona per caporalato e l’erogazione di oltre 317.000 euro complessivi di sanzioni.

Il militari del gruppo carabinieri forestali di Modena e Reggio e del Reparto carabinieri del Parco nazionale di Busana, specializzati nella protezione dell’ambiente, hanno effettuato oltre 8.000 servizi, denunciando 44 persone ed elevando 225 sanzioni amministrative per più di 121.000 euro complessivi.