Che l’eliminazione del generale Soleimani potesse tradursi in un autogoal politico-militare ora, a prima rappresaglia iraniana avvenuta, cominciano a sospettarlo anche i falchi dell’amministrazione Trump, quelli che spingono per l’estensione del conflitto fuori scala, ossia senza limiti, l’ormai evidente guerra mondiale insomma.
A Trump conviene certamente distrarre gli americani dalle vicende interne alla Casa Bianca, e tuttavia: il presidente Usa rischia molto, forse troppo, in uno scenario di guerra globale dal quale per primo lui ha tutto da perdere. Confidiamo nella exit strategy, prima che suoni l’ultimo gong.
Ultimi commenti
No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km