“Il potenziale energetico dell’Adriatico è molto importante non soltanto in termini economici ma anche strategici. L’Italia, purtroppo, per le scelte del Governo Conte, è ferma, mentre altri Paesi, come la Croazia e il Montenegro, si stanno facendo avanti a sfruttare i vantaggi del sottosuolo proprio davanti alle nostre coste. Quindi le trivellazioni ci saranno lo stesso, soltanto che il gas se lo prenderanno i nostri dirimpettai e non noi”.
Lo afferma la deputata di Forza Italia, Benedetta Fiorini, segretario della Commissione Attività produttive della Camera e vicecommissario azzurro in Emilia Romagna.
“L’ideologia grillina del no alle trivelle, no alla Tav, no al Tap – continua Fiorini – paralizza lo sviluppo economico del nostro Paese e mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro. L’Italia non può permettersi di fermarsi e rinunciare allo sfruttamento dei giacimenti nazionali a causa dei veti grillini. Appoggio in pieno le proteste delle imprese e dei lavoratori italiani, in particolare dell’Emilia Romagna, contro le norme blocca-trivelle varate dal Governo. Sarebbe imperdonabile se i numerosi giacimenti, soprattutto di metano, che si trovano nel mare Adriatico a metà strada fra l’Italia e i Paesi dell’altra sponda andassero soltanto a quest’ultimi perché noi siamo arrivati tardi. L’Italia ha una eccellente filiera produttiva legata all’esplorazione e alla coltivazione di idrocarburi, ha competenze e tecnologie che sono richieste in tutto il mondo, ma poi il Governo del No impedisce che di tali capacità possano giovarsi l’Italia e gli Italiani. E’ una follia”.







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