Seta, l’azienda del trasporto pubblico locale dei bacini provinciali di Reggio, Modena e Piacenza, ha sottoscritto un accordo con Apis, un’agenzia di lavoro interinale di Avellino, in Campania: l’intesa prevede, a partire da ottobre, l’arrivo in Emilia di un primo nucleo di dieci autisti cosiddetti “gettonisti” da impiegare nelle tratte gestite dalla stessa Seta.
La mossa ha fatto infuriare i principali sindacati confederali: secondo Cristian Sesena (Cgil Reggio), Rosamaria Papaleo (Cisl Emilia Centrale) e Roberto Rinaldi (Uil Reggio e Modena), “per quasi due anni Seta a Reggio ha negato un trattamento economico degno ai suoi autisti e il miglioramento delle loro condizioni di lavoro, propinando turni di 14 ore e una mole incredibile di straordinari. Ora scopriamo che l’azienda farà arrivare dalla Campania autisti gettonisti per tappare le falle negli organici di personale, creando clamorose disparità di trattamento”. Seta, è l’accusa dei sindacati, “ha agito nell’ombra, senza alcuna trasparenza, senza alcuna volontà di confronto con le organizzazioni sindacali confederali e di categoria, mettendo tutti, istituzioni comprese, di fronte al fatto compiuto”.
Cgil, Cisl e Uil hanno ricordato come, a partire dall’autunno del 2023, Seta abbia “sistematicamente bocciato” ogni richiesta sindacale di miglioramento salariale e operativo del proprio contingente di autisti: “Nonostante le proposte per un miglior trattamento economico giunte anche dagli amministratori pubblici soci di Seta, in primis Modena e Reggio, ci siamo sentiti ripetere che per il sostegno al lavoro c’erano solo 600.000 euro, utilizzati per uniformare i buoni pasto nei bacini di Reggio, Modena e Piacenza. Briciole. Punto. Non un euro di più. Inoltre ci è stato sempre ribadito che ‘l’Academy’ di Seta sarebbe stata sufficiente per risolvere in loco l’ormai cronica carenza di personale”.
Come hanno fatto notare Sesena, Papaleo e Rinaldi, gli autisti “gettonisti” in arrivo dalla Campania, invece, “saranno accolti con un bonus economico, avranno a disposizione un alloggio e potranno contare rapidamente sul massimo dell’anzianità professionale. Parametro che da solo cuba circa 200 euro al mese. In sostanza, tutto quello che è stato negato agli autisti in forza a Seta ora viene garantito ai gettonisti, creando una discriminazione de facto, figure di serie A e serie B all’interno della stessa azienda. Se questi trattamenti di miglior favore sono la normalità per svolgere questo lavoro in maniera dignitosa, dovrebbero essere riconosciuti a tutti e costituirebbero un rimedio efficace alla continua fuga di personale qualificato dall’azienda”.
Per questi motivi, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto urgentemente al Comune e alla Provincia di Reggio di prendere posizione sulla vicenda, “di far sentire la loro voce in qualità di soci pubblici di Seta e di favorire l’apertura di un confronto di merito per troppo tempo rimandato dall’azienda. Le nostre organizzazioni sindacali, dal canto loro, intendono continuare la loro iniziativa che, come avevamo promesso, si trasformerà in mobilitazione e nella condivisione, con i lavoratori e le lavoratrici di Seta, circa l’opportunità di un grande sciopero per fermare questa follia”.







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