Scuola, ministro Fioramonti se ne va?

fioramonti

“O tre miliardi alla Scuola o me ne vado”, ha ripetuto per mesi il Ministro all’Istruzione Fioramonti. E adesso? A Bilancio 2020 appena approvato, si tirano le somme. E c’è poco da stare allegri. Di aumento di stipendi se ne è parlato tanto, per esempio. Ma una cosa sono i fatti, un’altra le parole.

E per il comparto scuola ci sono poche e deludenti novità: pochissime risorse e, soprattutto, nessuna traccia di quell’aumento di stipendio a tre cifre di cui si è parlato per otto mesi. L’aumento si ferma a circa 80 euro, più o meno la cifra dell’ultimo rinnovo. Il tavolo politico sarà a sede per segnalare al tavolo istituito presso la Presidenza del Consiglio le risorse necessarie per il rinnovo del contratto, prestando attenzione a tutte quelle disponibili. Quali? Probabilmente quelle della Carta docente bonus 500 euro che annualmente viene erogato per la formazione e l’aggiornamento dei docenti di ruolo delle scuole statali. L’idea piace ad alcuni sindacati, non ai docenti. E’ invece già deciso nella Legge di Bilancio che il bonus merito entrerà a far parte del Fondo di istituto e sarà la contrattazione a stabilire come utilizzarlo. Insomma, la Montagna ha partorito il classico Topolino.

E il Ministro all’Istruzione Fioramonti? Se ne va? Nei giorni scorsi le dimissioni sembravano certe subito dopo l’approvazione della Legge di Bilancio, poi l’intervento nella conciliazione con i sindacati in mobilitazione e l’appello del M5S potrebbero aver fatto cambiare idea al Ministro. Le prossime ore potrebbero essere decisive. L’M5S chiede che il Ministro prosegua il lavoro intrapreso. Al momento l’unico nome circolato come possibile successore è quello di Nicola Morra, presidente Antimafia. ma la buona notizia sotto l’albero di Natale arriva in un post di Fioramonti: “Con la formalizzazione a breve dell’incarico del nuovo direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, Stefano Straniti, si potrà finalmente trovare una soluzione completa e condivisa per la vicenda della professoressa Rosa Maria Dell’Aria”. E aggiunge: “Il mio personale auspicio personale è che al più presto si possa mettere la parola “fine” a questo caso molto spiacevole. La scuola deve essere un luogo di incontro e di crescita nel confronto dialettico e culturale. Sempre”. E’ l’auspicio di tutti i docenti italiani.