In seguito alle minacce via web e allo striscione di Forza nuova esposto nel corso di un appuntamento pubblico a cui partecipava a Milano, il prefetto Renato Saccone ha deciso di assegnare la tutela alla senatrice a vita Liliana Segre, ex deportata ad Auschwitz, che avrà due carabinieri che la accompagneranno in ogni suo spostamento. La notizia è pubblicata su alcuni quotidiani milanesi.
“La scorta per Liliana Segre è un brutto segnale. Non dobbiamo sottovalutare razzismo e antisemitismo. Ma soprattutto non dobbiamo lasciarla sola. Come accadde 80 anni fa. Lo scrive su twitter Graziano Delrio, capogruppo democratico alla Camera.
La scorta per #LilianaSegre è un brutto segnale. Non dobbiamo sottovalutare razzismo e antisemitismo. Ma soprattutto non dobbiamo lasciarla sola. Come accadde 80 anni fa @Deputatipd @pdnetwork pic.twitter.com/ZVP5DQE91b
— Graziano Delrio (@graziano_delrio) November 7, 2019
Interviena sul caso anche il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi che scrive su Facebook: “Se in Italia, nel 2019, una sopravvissuta ad Auschwitz deve essere messa sotto scorta, significa che stiamo attraversando tempi bui.
Tempi così bui in cui alcuni esponenti politici si permettono di attaccare Liliana Segre, minimizzando la sua storia personale e le sofferenze che ha dovuto patire. Non possiamo accettarlo. Noi tutti dobbiamo diventare la sua scorta democratica, per assicurarle che quanto ha vissuto non sia dimenticato e non accada mai più”.
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