Scoperte irregolarità in un’azienda della Bassa reggiana: sanzioni per 11.000 euro

carabinieri tutela lavoro ispettorato – CC

I carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Reggio, assieme ai militari del Nucleo radiomobile di Guastalla, hanno eseguito un controllo in un’azienda metalmeccanica della Bassa reggiana, portando alla luce diverse irregolarità: in particolare non era stato costituito il servizio di prevenzione e protezione e non era stato nominato il relativo responsabile.

Al termine dell’ispezione sono state elevate sanzioni per un totale di 11.000 euro e l’attività imprenditoriale è stata sospesa. L’importo della sanzione amministrativa, peraltro, è stato raddoppiato perché la ditta in questione è risultata recidiva: nel corso dell’ultimo quinquennio, infatti, era già stata destinataria di un altro provvedimento di sospensione dell’attività per simili irregolarità.

Il titolare dell’impresa è stato denunciato per non aver fatto sostenere a due lavoratori le visite mediche e per non averli fatti partecipare ai previsti corsi formativi sulla sicurezza; per non aver nominato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione; perché all’interno del capannone, negli spogliatoi e nei bagni sono state accertate condizioni igienico-sanitarie inadeguate, e non erano stati attivati i sistemi di areazione dei fumi.

Durante l’ispezione, inoltre, all’interno del capannone i carabinieri hanno trovato un ciclomotore: dai successivi accertamenti è emerso come il mezzo risultasse rubato in provincia di Parma. Il veicolo, non riconducibile al titolare dell’azienda, è stato immediatamente restituito al legittimo proprietario: la persona che l’aveva portato nel capannone, invece, è stato denunciato con l’accusa di ricettazione.



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