Sciopero per Gaza: violenze a Milano, traffico bloccato a Bologna

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Lo sciopero generale indetto per la giornata di lunedì 22 settembre dalle sigle sindacali di base, in segno di solidarietà con la popolazione palestinese (in particolare di quella della striscia di Gaza) e a sostegno della Global Sumud Flotilla in navigazione verso il Medio Oriente, ha visto manifestazioni per lo più pacifiche nelle principali città italiane.

Ma non ovunque è andato tutto liscio.

A Bologna sono state 50.000 secondo gli organizzatori – 10-12.000, secondo la Questura – le persone che in mattinata hanno partecipato alla mobilitazione: i manifestanti hanno completamente riempito piazza Maggiore e le vie adiacenti, prima di dare vita a un corteo che a un certo punto – complice anche la decisione del presidio di polizia collocato a metà di via Stalingrado di non fermarlo – ha raggiunto la tangenziale della città, di fatto bloccandola.

Alcuni manifestanti sono entrati con fumogeni e bandiere anche sull’autostrada A14, interrompendo il traffico in entrambe le direzioni. La polizia ha lanciato dei fumogeni e ha azionato gli idranti contro i manifestanti, che sono indietreggiati e si sono sparpagliati sull’intera carreggiata dell’autostrada per rendere più difficile lo sgombero.


A Roma gli studenti di alcuni licei romani hanno lanciato uova e altri oggetti contro le porte dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio, per protestare contro il ministro dell’istruzione Valditara “che non ci permette di parlare dentro le scuole del genocidio di Gaza”, hanno accusato gli studenti.

Ma la situazione più grave è sicuramente quella di Milano, dove la mobilitazione per Gaza è degenerata in veri e propri scontri tra manifestanti e forze di polizia: a fine giornata sono stati sessanta gli agenti feriti. Al termine del corteo un gruppo di manifestanti, per oltre due ore, ha cercato di entrare nella stazione centrale della città, lanciando oggetti – tra cui bottiglie, taniche e anche parti di un’impalcatura – contro le forze dell’ordine rimaste all’interno per presidiare lo scalo.

La polizia ha cercato di respingerli con cariche di alleggerimento e ha chiuso i cancelli di ingresso della stazione per impedire l’irruzione. Per tutta risposta i manifestanti hanno alzato barricate con gli arredi urbani a disposizione (cassonetti, cestini, etc.) e hanno usato gli idranti della stazione contro la polizia, che ha risposto con i fumogeni. Dopo che le forze dell’ordine sono riuscite a respingere e a far uscire i manifestanti più irruenti dalla Galleria delle Carrozze della stazione, gli scontri si sono spostati in piazza Duca d’Aosta, dove alcune centinaia di persone hanno scagliato transenne contro lo schieramento delle forze dell’ordine, urlando “assassini”.



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