La Flc Cgil di Reggio Emilia aderisce al terzo Sciopero Globale per il Clima e partecipa alla manifestazione di venerdì 27 settembre insieme a al movimento Friday For Future.
Il prossimo venerdì 27 settembre alla manifestazione indetta dagli studenti di Friday For Future a Reggio Emilia in occasione del terzo Sciopero Globale per il Clima, parteciperanno anche i docenti, i ricercatori, il personale amministrativo e tutte le figure professionali del mondo della conoscenza.
La Flc Cgil ha infatti deciso di accogliere l’appello di Friday For Future, e proclamare lo sciopero di tutti i settori della conoscenza (scuole, università, accademie ed enti di ricerca), invitando lavoratrici e lavoratori a scendere in piazza per sostenere la lotta per la giustizia climatica e per rivendicare misure urgenti che concretizzino la transizione verso un modello socio-economico sostenibile ambientalmente e socialmente.
L’educazione e la formazione permanente sui temi ambientali, il rifinanziamento dell’università e della ricerca pubbliche sono la via maestra da seguire, un pilastro fondamentale del Green New Deal di cui abbiamo bisogno, ovvero una grande agenda programmatica e di investimenti che superi le formule retoriche e le trasformi in azioni concrete.
Serve una sinergia di azioni globali, nazionali e locali, e tanto si potrebbe iniziare a fare anche a partire dal mondo della scuola: pensiamo solo ad esempio a criteri costruttivi in materia di edilizia scolastica che ci portino ad avere scuole belle, sicure e a emissioni zero; oppure al potenziamento di un modello di mobilità casa-lavoro-scuola sostenibile, universale e accessibile sia per gli studenti che per il personale scolastico.
Per tutti questi motivi e per tanti altri saremo in piazza venerdì 27 – ritrovo alle ore 09:00 al Parco A. Cervi (ex Parco Tocci) – per percorrere insieme le vie della città e saremo parte del movimento che da ogni angolo del pianeta chiede ai governi misure urgenti per la giustizia sociale e climatica, e per affermare un diverso modello di sviluppo che renda possibile una vita equa, dignitosa e sostenibile per l’intera società.
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proposta: ma se a tutti questi giovani nuovi italiani, tutta salute e crack, cominciassimo a fargli scavare, dei buchi per terra (altresi' chiamate miniere)
tranquilli che il nuovo reggiano e' gia' stato scarcerato ed e' di nuovo libero di girare per la nostra citta' in cerca di Crack. Se […]
Progetto sulla carta ottimo, poi speriamo non si riveli un semplice viale alberato dove i nuovi reggiani possono distribuire ed acquistare stupefacenti H24.... Rimaniamo fiduciosamente in