Sono numerosi gli appuntamenti in programma a Reggio nella giornata di lunedì 8 settembre, giorno in cui si celebra la nascita della Beata Vergine Maria e momento clou della quarantaseiesima edizione della sagra della Giareda.
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Fin dal mattino l’ampia mostra-mercato propone specialità agroalimentari locali, tra cui il Parmigiano reggiano, il lambrusco e l’aceto balsamico; non mancheranno inoltre vivaisti, artigiani e vintage. Sempre in tema di enogastronomia, questa edizione della sagra presenta un nuovo prodotto: le “Giarelle”, i dolci al sassolino della Giareda, che saranno presentate da Zita Zaccarelli della pasticceria Donelli alle ore 17 in piazza Roversi. Sempre in piazza, alle 17.30, Maurizio Ferraris parlerà di “Formaggi buoni da morire”, mentre alle 18 la Confraternita dell’Aceto balsamico tradizionale di Reggio porterà in città l’“oro nero” reggiano.
A Palazzo Allende spazio alle poesie e ai racconti in dialetto dell’associazione Vinkevalà (ore 14.30 – 17) e, alle 17, all’incontro, a cura di Flavia Bianca Pigozzi, “L’acqua cuntra su l’an ga va! (L’acqua verso su non ci va)”. A seguire, alle 18, la premiazione del concorso di poesia dialettale “La Giareda”, a cura del Centro studi sul dialetto di Albinea, con Giuliano Bagnoli e Lengua Medra. A conclusione della rassegna dedicata alle tradizioni linguistiche locali, lo spettacolo dialettale di Antonio Guidetti “La telefonata del Bèlica”.
Nel pomeriggio alle ore 15.30 un appuntamento imperdibile per gli appassionati di arte: la visita guidata alla basilica della Ghiara in compagnia dell’architetto Mauro Severi.
In piazza Gioberti è in programma il recital dei giovani allievi della scuola di musica Cepam (ore 16.30, 17, 18 e 19.10). Alle 17, incontro con l’archeologo James Tirabassi, che racconterà dell’antico corso del fiume che scorre a Reggio, il Crostolo. A seguire, alle 18, è in programma un incontro curato da Clementina Santi, che illustrerà il viaggio della Madonna della Ghiara da Reggio a Fivizzano. Alle 18.30 gli appassionati di musica potranno ripercorrere la storia delle discoteche emiliane negli anni d’oro della disco music con “L’Emilia che ballava: dalla Roncastalda al Marabù”, a cura di Paolo Simonazzi. Nella piazza dell’obelisco la giornata si concluderà alle 19 con un aperitivo offerto dal degustatore Matteo Pessina.
Bambini e bambine troveranno nell’area “Paideia”, in largo degli Alpini, gli asinelli, il lupino del Gigante, le antiche favole reggiane; alle 17.30, lo spettacolo di burattini “Crepi l’avarizia”. Nell’ultimo incontro della rassegna dedicata a cinema e gastronomia “Pasta diva”, al chiostro maggiore della Ghiara di via Guasco sarà possibile mangiare un piatto di pasta insieme al professore Marco Incerti Zambelli durante la proiezione del film “Brutti, sporchi e cattivi” (ore 21).
Ma la sagra della Giareda nasce soprattutto per ricordare il primo miracolo attribuito alla Madonna della Ghiara: la guarigione del sordomuto Marchino. Un ragazzino della montagna, nato senza la lingua, che si fermava a pregare davanti all’immagine della Beata Vergine con il Bambino, posta all’angolo del muro del convento dei Servi di Maria. Il miracolo, secondo le cronache del tempo, avvenne il 29 aprile del 1596, quando a Marchino crebbe la lingua e fu immediatamente in grado di parlare: i reggiani decisero allora di costruire una basilica dedicata alla Madonna proprio nel punto in cui aveva manifestato la sua presenza. A lungo organizzata a fine aprile, dopo una rovinosa nevicata fuori stagione la sagra fu spostata a settembre, nel giorno della nascita della Beata Vergine Maria.
Lunedì 8 settembre, giorno solenne della natività della Beata Vergine Maria, le celebrazioni religiose prenderanno il via già alle sei del mattino con il canto dell’Ufficio delle letture e delle lodi, insieme alle case della carità. Seguiranno le messe delle ore 7.15 e 9, fino al momento centrale della giornata: la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Giacomo Morandi, in programma alle undici. La giornata si concluderà con il rosario alle 18 e la messa delle 18.30, in concelebrazione con la Comunità Ordine dei Servi di Maria. Per l’occasione, la basilica resterà aperta dalle 7.15 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 22, offrendo a tutti i fedeli l’opportunità di un momento di raccoglimento personale.







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