Rifiuti, aumenti Tari anche a Scandiano (ma si resta sotto il +6%)

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Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, ha previsto un incremento del 13% della Tari – la tariffa per la raccolta e la gestione dei rifiuti urbani – a causa dell’inflazione registrata tra il 2022 (8,1%) e il 2023 (5,4%) e per adeguarsi ai maggiori costi sostenuti dalle aziende di servizi per lo smaltimento. A questi aumenti si aggiunge anche il prelievo forzoso, da parte del governo, su tutte le utenze per finanziare il cosiddetto “bonus bollette”, destinato ad aiutare le famiglie in condizioni di difficoltà economica.  

Per questi motivi, tutti i Comuni italiani si stanno via via adeguando. Non fa eccezione il Comune di Scandiano, che ha deciso però di limitare l’aumento in bolletta al 5,9% medio; lo ha fatto grazie alle risorse derivanti dal recupero dell’evasione della stessa Tari (74.500 euro), al fondo per i Comuni virtuosi nella raccolta differenziata (53.700 euro) e ai fondi del Ministero dell’istruzione e del merito (22.500 euro).

Secondo le simulazioni degli uffici comunali, una famiglia di tre persone in un appartamento di 120 metri quadrati affronterà un aumento di circa 15 euro all’anno; un negozio della stessa metratura vedrà crescere la spesa annua di circa 37 euro, mentre un bar di 80 metri quadrati pagherà circa 66 euro in più.

Il Comune, inoltre, investendo 24.000 euro di risorse proprie ha deciso di confermare le agevolazioni previste dal regolamento comunale, in particolare lo sconto del 100% della quota variabile per i nuclei familiari con Isee fino a 12.500 euro, o con Isee fino a 20.000 euro se con quattro figli a carico.

Seppure in un contesto di sostenibilità generale degli aumenti, il Comune si è detto “conscio delle difficoltà che anche un contenuto aumento delle tariffe può avere su una famiglia, un commerciante o un pubblico esercizio. È bene precisare che in questo caso si parla, appunto, di tariffe e non di tributi: ciò significa che i costi servono a sostenere il servizio del gestore e tutti gli introiti andranno direttamente nelle casse di Iren, senza alcun tipo di ricaduta positiva sul bilancio comunale”.

A spiegare ulteriormente ci ha pensato il vicesindaco di Scandiano Giuseppe Pagani: “L’andamento inflazionistico degli ultimi anni ha certamente inciso sul costo dei servizi forniti dai gestori. A questi si aggiungono interventi governativi a cui noi, come Comune, non possiamo che dare seguito. Il nostro tentativo, in sede di stesura del Piano economico finanziario, è stato da una parte quello di contenere l’aumento tariffario per i nuclei familiari con Isee più basso, dall’altra fare in modo che certe scontistiche non avessero un impatto troppo pesante sul resto delle utenze. Questo ha portato a un incremento finale del 5,9%, da un aumento iniziale previsto ben maggiore”.



C'è 1 Commento

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  1. alice

    ci conviene comperar azioni di Iren, dalle mie parti sono già 200 € a cranio, pensa a una famiglia di4 persone, e IREN guadagna. in più lasciano tutto sporco e i condomini puliscono vicino ai bidoni per la vergogna
    ama


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