Ricostruzione post-alluvione, de Pascale e Mammi nel territorio reggiano allagato a ottobre

de Pascale sopralluogo argine nel Reggiano

Giovedì 13 marzo il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, la sottosegretaria alla presidenza con delega alla Protezione civile Manuela Rontini e l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi si sono recati nelle aree del Reggiano allagate a ottobre per un sopralluogo e per fare il punto della situazione con gli amministratori locali e con chi vive e lavora nelle zone colpite. Tre le tappe: Bagnolo in Piano, Castelnovo di Sotto e Cadelbosco di Sopra.

È di oltre 15 milioni di euro la somma messa a disposizione per le opere urgenti di messa in sicurezza già realizzate o in corso, a cura di AIPo e del Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, a cui si aggiunge un fabbisogno già definito di altri 7 milioni per nuovi interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, per i quali va avanti il confronto con la struttura commissariale per reperire al più presto i fondi necessari. A giorni, infine, è prevista l’uscita del bando regionale da 6,3 milioni per le imprese agricole danneggiate dall’acqua e dal maltempo dell’autunno scorso, per il ripristino produttivo agricolo.

“Siamo in un’area ad alta vocazione agricola, dove l’acqua lo scorso ottobre ha invaso campi e aziende”, hanno ricordato de Pascale e Rontini: “L’Agenzia di Protezione civile da subito si è attivata nelle attività di assistenza alla popolazione, così come AIPo e il Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, che rappresentano qui l’autorità idraulica; non si sono mai fermati e stanno lavorando senza sosta per garantire la sicurezza di case e imprese. Vogliamo ribadirlo: non lasceremo solo nessuno, ma le sosterremo concretamente con risorse”.

Prima tappa del sopralluogo è stata la sede del Comune di Bagnolo in Piano: qui de Pascale, Rontini e Mammi sono stati accolti dai tre sindaci Pietro Cortenova (Bagnolo in Piano), Francesco Monica (Castelnovo di Sotto) e Marino Zani (Cadelbosco di Sopra), dal presidente della Provincia di Reggio Giorgio Zanni e dai rappresentanti di Protezione civile, Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, AIPo, Autorità di bacino, Anpas, Croce Rossa e associazioni agricole.


Il sopralluogo è proseguito sull’argine del canale (“canalazzo”) Tassone: qui, nella notte del 20 ottobre scorso, in seguito alla rotta dell’argine, l’acqua ha allagato campi e case.

Altra tappa a Castelnovo di Sotto, in località Camporanieri, dove l’esondazione è iniziata in seguito alla rottura dell’argine del torrente Crostolo, e dove la strada provinciale Sp 40 – gravemente danneggiata dalla fuoriuscita dell’acqua del Crostolo e del Cavo Cava – è tutt’ora chiusa: l’intervento di ripristino dell’arteria stradale (per 650.000 euro complessivi) è stato inserito tra i fabbisogni del secondo Piano degli interventi urgenti di ottobre 2024.

Infine, il gruppo si è spostato a Cadelbosco di Sopra: prima per un sopralluogo lungo un tratto di argine, poi per l’assemblea pubblica organizzata all’Altro Teatro per incontrare cittadini e imprenditori.

Per garantire un aiuto agli agricoltori che hanno subìto danni al potenziale produttivo agricolo, la Regione Emilia-Romagna ha previsto una misura di sostegno temporaneo eccezionale (misura 23) attraverso una modifica al Psr: a disposizione ci sono 6,3 milioni di euro riservati alle imprese che saranno individuate sulla base delle ordinanze commissariali del 21 settembre e del 5 novembre dello scorso anno. L’intervento è riservato alle aziende agricole che hanno subìto la perdita di non meno del 30% della produzione o del potenziale produttivo interessato. I contributi, erogati tramite il bando, andranno da 600 a 4.500 euro per ettaro, in base alla gravità del danno subìto, fino a un massimo di 42.000 euro per azienda. Le domande saranno approvate dall’autorità competente entro il prossimo 30 giugno e il contributo sarà erogato in forma forfettaria entro la fine del 2025.