Reggio. La segnalazione: auto sopra i marciapiedi in via Emilia San Pietro, giungla per pedoni e bici

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Ormai i reggiani ci hanno fatto l’abitudine, quella che purtroppo ti allena a vedere e passare sopra anche alle cose che sono oggettivamente molto brutte, per non dire esteticamente orrende.
Ma chi arriva in città e fa visita al centro storico, lo nota subito e con stupore. Ma come? In via Emilia San Pietro, nel cuore di Reggio, le auto sono parcheggiate sui marciapiedi? Ebbene sì. E anche con regolare piazzola. A memoria non si ricorda nessun’altra città dov’è consentita per legge una manovra del genere, a parte forse in quelle del terzo mondo, nelle quali il buon gusto e la razionalità sono concetti superflui.

E i pedoni e i ciclisti, come si devono comportare in via Emilia San Pietro? Possono circolare anche loro sullo stesso marciapiede che serve da posteggio per i suv, sempre a patto però che tengano gli occhi bene aperti per non farsi schiacciare da chi tenta di accaparrarsi una piazzola per la sosta.

Domanda più complessa: dove lo collochiamo, per esempio, un non vedente che vuole percorrere via Emilia San Pietro?
Dunque, sul marciapiede certamente no, perché quello serve per parcheggiarci le auto, e una persona che necessita di un bastone per orientarsi, mica può sbatterlo contro le macchine con il rischio di rovinarle. Allora mettiamo il non vedente sotto i portici. Ma non è semplice: perché li transitano le bici, e a volte sfrecciano pure i monopattini che vogliono evitare la gimcana tra le vetture in posteggio. E allora è un bel problema.
E infatti chi conosce la zona, vede le persone più in difficoltà prendere posizione sul marciapiede dal lato opposto dei portici, prestando però molta attenzione a strisciare rigorosamente spalla al muro, visto che, siccome la strada è stata ristretta per allargare i posteggi delle auto, mettere un piede sulla carreggiata è un gesto di coraggio, quando, tutto intorno, e in entrambi i sensi di marcia, circolano minibù a tutta velocità, moto, auto, bici e mezzi elettrici, monopattini e chi più ne ha più ne metta.

Infine, molto spesso, davanti alla chiesa di San Pietro, nonostante l’ampio marciapiede per la sosta, le auto vengono lasciate di buon grado in doppia fila. O forse questo è meglio non dirlo, che poi a qualcuno viene l’idea di mettere due parcheggi anche sotto i portici.