Il vescovo della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla mons. Massimo Camisasca, a una settimana dalla precedente lettera sull’emergenza Coronavirus, in accordo con il consiglio episcopale “e confortato dalla preghiera con la quale in questi giorni ho sempre accompagnato la vostra vita e la nostra diocesi” ha deciso di ripristinare la facoltà di celebrare le Sante Messe a partire dalla giornata di domenica primo marzo.
L’annuncio a sacerdoti e fedeli è accompagnato alla raccomandazione di attenersi in ogni caso alle disposizioni già comunicate in precedenza: lasciare vuote le acquasantiere in tutte le chiese, evitare lo scambio della pace per limitare i contatti tra le persone, effettuare il rito della comunione con la consegna dell’ostia consacrata sulla mano dei fedeli e non direttamente in bocca, mantenere (nel limite del possibile, soprattutto negli spazi piccoli) una “prudente distanza”.
“In qualsiasi caso – ha concluso il vescovo prima della benedizione – coloro che per motivi di salute non si sentissero di partecipare alla celebrazione preghino nelle loro case”.
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
Elezioni Europee, Elezioni Regionali, si fanno nomi, posti, e altro senza però parlare di programmi, quelli sono irrilevanti e fumosi, i soldi mancano per ogni […]
Eppure i sigg.ri draghi e meloni, ultimi due premier in carica nel nostro paese, nostro si fa per dire, vanno dicendo da più di due […]