Il vescovo della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla mons. Massimo Camisasca, a una settimana dalla precedente lettera sull’emergenza Coronavirus, in accordo con il consiglio episcopale “e confortato dalla preghiera con la quale in questi giorni ho sempre accompagnato la vostra vita e la nostra diocesi” ha deciso di ripristinare la facoltà di celebrare le Sante Messe a partire dalla giornata di domenica primo marzo.
L’annuncio a sacerdoti e fedeli è accompagnato alla raccomandazione di attenersi in ogni caso alle disposizioni già comunicate in precedenza: lasciare vuote le acquasantiere in tutte le chiese, evitare lo scambio della pace per limitare i contatti tra le persone, effettuare il rito della comunione con la consegna dell’ostia consacrata sulla mano dei fedeli e non direttamente in bocca, mantenere (nel limite del possibile, soprattutto negli spazi piccoli) una “prudente distanza”.
“In qualsiasi caso – ha concluso il vescovo prima della benedizione – coloro che per motivi di salute non si sentissero di partecipare alla celebrazione preghino nelle loro case”.
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No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km