Reggio. Gianfranco Stella presenta “Compagno Mitra”, la sinistra annuncia una protesta

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Lo storico della destra cattolica Gianfranco Stella sabato 10 novembre presenta a Reggio Emilia il suo ultimo libro, “Compagno Mitra. Saggio storico sulle atrocità partigiane”, alle 16, alle Notarie, in via Palazzolo 5, interverranno l’autore, Luca Tadolini del Centro Studi Italia. Ne discuteranno la giornalista Federica Prati, Ivaldo Casali e il collaboratore di Stella, Stefano Pierucci.

“Il saggio – riporta la nota stampa – dedica alla provincia di Reggio Emilia un corposo approfondimento: per la prima volta dal “Chi sa parli” dell’onorevole Otello Montanari vengono indicati con nome e cognome i protagonisti delle stragi che insanguinarono il Triangolo della Morte”.

E ancora: “Dal Dopoguerra ad oggi il Partito Comunista ed i suoi eredi hanno sempre cercato di impedire la memoria e la storia delle violenze dei partigiani stalinisti, nonostante la grande importanza che invece veniva e viene posta nella celebrazione dei crimini nazifascisti.
Il potere comunista non riuscì mai, però, a tacitare quello che divenne un vero e proprio dissenso al tentativo di nascondere i crimini stalinisti nel reggiano.
Il primo a denunciarli fu un partigiano cattolico, Giorgio Morelli, al quale i sicari comunisti spararono. Ma altri seguirono, anche se spesso isolati, come don Pignagnoli, a tanti altri Reggiani, parenti delle vittime, esponenti della destra reggiana anticomunista certamente, ma anche cattolici liberali e socialisti, che impedirono che vincesse l’ordine del silenzio.

Con il libro di Gianfranco Stella cade l’ultimo tabù: i nomi e cognomi dei partigiani comunisti e stalinisti che avevano compiuto le stragi. Il potere comunista aveva difeso questo anonimato in ogni modo e con ogni scusa: la più nota giustificazione era che si trattasse di “schegge impazzite”, combattenti sfuggiti al controllo dei comandi della guerriglia comunista. Non era vero, ma viene ripetuto anche in questi giorni da chi ancora difende acriticamente queste formazioni staliniste”.

Ma le proteste della sinitra sono iniziate subito, tanto che non “si tratta di una presentazione qualsiasi – spiegano Selene Prodi, Pci, e Cosimo Pederzoli, Sinistra Italiana – visto che il libro in questione, “saggio storico sulle atrocità partigiane”, è volto “a una delirante e pericolosa riscrittura della Resistenza”. “Pur riconoscendo che nel periodo della Resistenza e post bellico, per contrastare il nazifascismo alcuni partigiani, in maniera isolata, si siano fatti trascinare nell’orrore delle violenze della guerra, i partigiani non sostennero che una sola battaglia degna di questo nome”.

Così Pci e Si hanno annunciato un presidio davanti alle Notarie il 10 novembre, nel pomeriggio, durante la presentazione del volume contestato.