Gli organizzatori del Reggio Film Festival hanno annunciato di aver già raggiunto – in meno di tre giorni – l’obiettivo della raccolta fondi lanciata alla fine della scorsa settimana per coprire il “buco” lasciato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano, che aveva improvvisamente deciso di ritirare il suo sostegno (e la relativa sponsorizzazione, pari a 2.000 euro) alla ventiquattresima edizione della manifestazione culturale, dal titolo-tema “Proibito”, in programma dal 10 al 16 novembre tra Reggio e Cavriago.
Il motivo del dietrofront del Consorzio era legato alla presenza tra gli invitati di Giulia Innocenzi, giornalista e regista, autrice del docufilm “Food for profit” (da lei stessa definito “un viaggio scioccante in giro per gli allevamenti intensivi europei, per scoprire il legame tra l’industria della carne, le lobby e il potere politico”): proprio l’incontro con Innocenzi, dal titolo “Cibo proibito, verità indigeste”, aprirà, nella serata di lunedì 10 novembre, alla Multisala Novecento di Cavriago, l’edizione di quest’anno della kermesse.
“Non condividiamo forma, metodo e sostanza di quanto affermato dalla Innocenzi”, aveva spiegato il Consorzio per motivare la marcia indietro: “Quando abbiamo saputo che partecipava, abbiamo deciso di dare una risposta forte in nome degli allevatori attaccati. Non si possono mettere nello stesso luogo il diavolo e l’acqua santa”.
A quel punto il Reggio Film Festival aveva lanciato un crowdfunding, che in pochi giorni ha centrato e superato l’obiettivo: “Grazie di cuore a tutte e tutti! Non ci aspettavamo un sostegno così rapido e intenso. Grazie alle vostre donazioni abbiamo già colmato le perdite dovute alla mancata sponsorizzazione. Ogni contributo che arriverà in più sarà un seme per il futuro: lo useremo per costruire insieme a voi e a Giulia Innocenzi le prossime edizioni del Reggio Film Festival, nel segno della libertà di opinione e della sostenibilità ambientale. Continuate a crederci con noi”.







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