Reggio. Eboli (Fdi): Pug, dalla tramvia bocciata ai dubbi sul polo delle auto elettriche di lusso

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Sostiene il portavoce comunale a Reggio di Fratelli d’Italia Marco Eboli: “Il vicesindaco Pratissoli, e assessore all’urbanistica traccia una sintesi di ciò che sarà il Piano urbanistico generale, recentemente adottato. Tra sogno e realtà, è il caso di dire.

Alla prima categoria appartiene quello che lui definisce “progetto faro” per la mobilità, ossia la tramvia Rivalta – Mancasale, del costo previsto di 282 milioni di euro, bocciato dal Governo poche settimane fa. Certo, l’assessore all’ambiente Bonvicini, dopo la bocciatura ha assicurato che si farà nel 2029, ma questa, pare essere una promessa da marinaio, in quanto, tra sette anni, non si sa che governo ci sarà, ma soprattutto quale Giunta, perché in caso di amministrazione di centrodestra non è affatto assicurato che quel progetto possa essere considerato “faro”, considerando lo stato di grande difficoltà del trasporto pubblico ordinario, che richiede interventi urgenti.

Il guaio è che, nel Piano urbanistico generale, bocciata la tramvia, restano solo le biciclette, modello Cina. Quindi i reggiani sanno già da subito che non ci sono progetti per risolvere i problemi della caotica viabilità cittadina e si dovranno attaccare alla bicicletta.

Un inciso merita la parte relativa alla futura Reggio, che dovrebbe scommettere sulla propria attrattivita’ economica e di investimenti. Ad oggi, l’unico progetto, desaparecido, in quanto non risulta essere stata nemmeno acquistata l’area, men che meno posata la prima pietra, è la fabbrica di auto elettriche di lusso della società sino-americana Silk-Faw, la cui unica attività, al momento, pare essere perdere manager che dovevano garantire l’attuazione del progetto. Il tutto nel silenzio tombale del Sindaco Vecchi, che ha già fatto approvare una variante urbanistica per ospitare la fabbrica.

La triste realtà è invece quella dei figli e figliastri che l’adozione del Piano Urbanistico generale può determinare . Il Vice – Sindaco Pratissoli annuncia la cancellazione di 3.800 alloggi, previsti negli ultimi 30 anni, più 3.400 precedentemente cancellati dalla possibilità edificatoria, su zone agricole, sulle quali dalla adozione del P. U. G. non potranno più essere realizzati.

La realtà non è così per tutti.

Il 27 aprile scorso avevo lanciato l’allarme di una non appropriata comunicazione della Giunta alla città in merito al P. U. G. quando eravamo in uno stato di assunzione dello strumento urbanistico che avrebbe potuto consentire, con la sola richiesta del permesso a costruire, a molte imprese, titolari di diritti edificatori, in zone agricole, di poter realizzare gli interventi edilizi, per i quali, potevano anche essersi esposte col sistema creditizio. Dopo l’adozione a queste imprese, che hanno dipendenti, quindi famiglie, restano prati verdi, ossia un diritto, una aspettativa azzerata.

Però, c’è sempre chi è più “fortunato” o forse solo più “informato”.

Il 20 gennaio 2022,il Dirigente del settore rigenerazione urbana, in base a precedente delega del Sindaco, ha approvato uno schema di convenzione con una società per intervento residenziale a Gavasseto, zona agricola, tra via Vecchi e Via Anna Frank, ove sorgeranno 11 unità residenziali e dove gli standard di verde pubblico previsti sono stati monetizzati.
Questo caso è emblematico delle contraddizioni insite nelle dichiarazioni del Vice sindaco Pratissoli ed in particolare del modus operandi della Giunta Vecchi in materia urbanistica. Nel caso da me citato, si è recuperato un diritto edificatorio del Piano Regolatore generale del 2001,a fronte della dichiarazione di Pratissoli che il Piano Urbanistico generale cancella i diritti edificatori di 30 anni fa.

Ebbene, io sono per la garanzia del diritto e pertanto chiedo all’assessore Pratissoli perché l’impresa che costruirà a Gavasseto, in zona agricola ha potuto far valere il suo diritto mentre ci sono molte imprese che non si vedono riconosciuto il medesimo diritto.
Per non ingenerare il sospetto che, per la Giunta Vecchi esistano figli e figliastri, sarebbe doveroso un chiarimento pubblico”.