Nel pomeriggio di venerdì 31 gennaio è morto all’età di 90 anni Franco Iori, classe 1934, dopo una lunga e feconda vita dedicata alla famiglia, al lavoro, alla società civile e allo sport. Era una figura molto conosciuta a Reggio soprattutto nel mondo del calcio dilettantistico. A lui è infatti associato in modo indelebile il nome della società Santos, che aveva fondato – ancora ragazzino – insieme ad alcuni amici nel lontano 1948 sotto le vecchie insegne dell’U.S. San Pellegrino: sodalizio che sotto la sua guida, dopo tanti decenni di attività e successi, all’inizio degli anni Duemila fu il nucleo generatore dell’attuale società Santos 1948.
Iori alla fine dello scorso novembre aveva sofferto un attacco cardiaco le cui conseguenze, dopo un lungo ricovero tra l’arcispedale Santa Maria Nuova e la clinica Villa Verde di Reggio, si sono purtroppo rivelate fatali.
Lascia l’amata moglie Luciana, con la quale ha condiviso oltre 63 anni di matrimonio, i figli Emilio, Giovanni, Paolo e Matteo, con le rispettive famiglie, e nove nipoti. Insieme a tutti loro, lo scorso 22 ottobre aveva festeggiato in serenità con un pranzo di famiglia il traguardo dei suoi 90 anni.
Negli anni Cinquanta del Novecento si diplomò ragioniere all’istituto Angelo Secchi ed ebbe una lunga carriera professionale nel settore amministrativo in diverse importanti imprese, principalmente del settore della meccanica agricola, che in quell’epoca si stava affermandosi sul territorio reggiano.
Nella sua vita ci fu anche l’impegno politico: con la Democrazia Cristiana, già da giovane, nei primi anni del dopoguerra, ad affiggere i manifesti sui muri e poi come dirigente locale del partito nei decenni successivi. Più recentemente anche con il Partito Democratico: in posizione assai più defilata, ma da convinto sostenitore di Graziano Delrio, un legame di vecchia data che affonda le radici proprio all’ombra del campanile della chiesa di San Pellegrino retta da monsignor Angelo Cocconcelli, dove Delrio mosse i primi passi della sua carriera di calciatore dilettante nella squadra allenata proprio da Iori.
Il pallino di Iori, infatti, era lo sport, e il calcio in particolare. Dopo una breve esperienza come atleta (anche nelle giovanili del Catania, in serie C, mentre si trovava in Sicilia per il servizio militare), Franco Iori è stato per una vita il deus ex machina dell’U.S. San Pellegrino, in prima linea sette giorni su sette tra allenamenti, partite e impegni organizzativi vari, prima di passare il testimone alle giovani leve che con lui erano cresciute prima come calciatori e poi come dirigenti.
Le esequie avranno luogo sabato primo febbraio a Reggio con partenza alle ore 14.30 dalla Casa funeraria Reverberi di via Terezin 21 per la chiesa parrocchiale del Buon Pastore, in via Guido Rossa. Al termine della funzione religiosa, si proseguirà per il cimitero di Sabbione.
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