Reggio tra le città più virtuose d’Italia nel contrasto allo spreco alimentare

spreco alimentare insalata – P

Ridurre lo spreco alimentare è una priorità per la maggioranza degli italiani, che mostrano una consapevolezza elevata e un impegno concreto sul tema; dall’altro lato, tuttavia, i dati rivelano una realtà ancora lontana da modelli davvero virtuosi, con ampi margini di miglioramento e differenze profonde tra regione e regione.

È questa la fotografia della situazione scattata da Too Good To Go. L’azienda a impatto sociale, attiva nel contrasto allo spreco alimentare, ha stilato una classifica delle città italiane più “virtuose” in questo ambito, suddivise per dimensioni.

Tra le grandi città (quelle con più di 300.000 abitanti), Roma si posiziona al primo posto, seguita da Milano, Torino, Genova e Bologna. Tra le città medie (quelle con più di 100.000 ma meno di 300.000 abitanti), invece, è Reggio la più virtuosa d’Italia, davanti a Modena, Verona, Cagliari e Padova. Tra le piccole città (quelle con meno di 100.000 abitanti), invece, spicca Pesaro, seguita da Cuneo, Pavia, Pisa e Lecce.


Too Good to Go ha anche commissionato una ricerca – in collaborazione con YouGov – per analizzare l’atteggiamento degli italiani (suddivisi geograficamente tra nord, centro, sud e isole) rispetto allo spreco alimentare.

I risultati hanno rivelato abitudini quotidiane spesso contraddittorie, nonostante l’impegno. Il 31% degli italiani spreca cibo almeno una volta a settimana, con maggiore incidenza al sud. Le principali cause di spreco sono: dimenticarsi gli alimenti in frigo o sugli scaffali per troppo tempo (41%) e superamento della data di scadenza (37%). Il 78% degli italiani consuma gli avanzi il giorno successivo: al nord-ovest si preferisce congelarli, al sud e nelle isole invece si condividono con altre persone.

Quasi un italiano su due (il 46%) conosce o utilizza app contro lo spreco alimentare, soprattutto giovani (25-34 anni) e famiglie con figli. Ridurre lo spreco alimentare è visto come una priorità per il 78% degli italiani, ma solo il 27% di loro pianifica i pasti settimanalmente.