Reggio Children/Frc, Tarquini e Migale: “Due enti che fanno le stesse cose”. Il Comune: “Non hanno letto gli statuti”

Centro internazionale Loris Malaguzzi Reggio Children – FM

A pochi giorni dall’avvio del nuovo anno educativo, i consiglieri comunali Giovanni Tarquini e Carmine Migale della lista civica Per Reggio e l’avvocato Matteo Marchesini dell’Associazione Reggio Civica hanno puntato il dito sul “Reggio Emilia Approach”, criticando la moltiplicazione di enti e la sovrapposizione delle attività di questi ultimi.

“Reggio Children srl. Anzi, no, Fondazione Reggio Children. No, ancora. Entrambe! Du is mei che uan. Il Reggio Emilia Approach all’educazione 0-6 anni può vantare ben due realtà, entrambe finanziate dal Comune di Reggio. Perché? E cosa fanno? Perché si sono costituiti due enti che hanno sostanzialmente attività coincidenti stando ai rispettivi statuti? Il sito di Reggio Children spiega che si tratta di un centro internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine; nasce per valorizzare e rafforzare l’esperienza delle scuole e dei nidi d’infanzia comunali di Reggio, conosciuta in Italia e nel mondo come Reggio Emilia Approach. Il sito di Fondazione Reggio Children spiega che promuove un’educazione di qualità per il benessere delle comunità nel mondo. Ma perché creare una fondazione quando erano già presenti Reggio Children srl e un’Istituzione Scuole e nidi d’infanzia sempre detenuti dal Comune di Reggio?”.

Domande alle quali ha risposto, non senza una punta di polemica, lo stesso Comune:
“Se si fosse fatto riferimento agli statuti delle diverse realtà, sarebbe stato evidente che Istituzione dei nidi e delle scuole dell’infanzia, Fondazione Reggio Children e Reggio Children srl svolgono funzioni chiaramente differenziate, pensate per essere complementari e non sovrapposte”.

L’Istituzione scuole e nidi d’infanzia, dove operano oltre 500 educatrici, pedagogiste, cuoche, personale ausiliario a diretto rapporto con i bambini, “ha una funzione strategica”, ha spiegato il Comune: “Si tratta del cuore pulsante dei servizi educativi della nostra città”. La Fondazione Reggio Children, no profit, “ha come scopo primario la ricerca, l’innovazione culturale e la creazione di relazioni nazionali e internazionali, con l’obiettivo di promuovere un’educazione di qualità a beneficio delle comunità”. La Reggio Children srl, for profit, “è invece dedicata a promozione, formazione, ricerca applicata e diffusione del Reggio Emilia Approach, anche attraverso attività di carattere operativo e gestionale”.

Questa distinzione, ha aggiunto il Comune di Reggi, “è stata costruita nel tempo per garantire un’organizzazione efficiente e trasparente, capace di sostenere sia la dimensione culturale e scientifica sia la sua applicazione concreta e operativa. È un sistema articolato su tre poli, ma ben raccordato ed efficiente che ha garantito negli anni crescita e sostenibilità”.

Per quanto riguarda i contributi provenienti da soggetti privati, menzionati nella nota stampa di Tarquini, Migale e Marchesini, “non rappresentano una criticità, bensì un riconoscimento tangibile del valore e dell’impatto del Reggio Emilia Approach a livello nazionale e internazionale. Questi contributi provengono da realtà che, conoscendo e apprezzando l’esperienza educativa di Reggio Emilia, scelgono di sostenerla per favorirne la crescita e la diffusione”.

Il modello organizzativo che si è sviluppato negli anni, ha proseguito il Comune, “ha consentito a Reggio di ottenere riconoscimenti prestigiosi a livello nazionale e internazionale, consolidando la città come punto di riferimento nel campo dell’educazione dell’infanzia. Grazie a questo sistema, risorse economiche significative sono state attratte e reinvestite sul territorio, con un impatto diretto sul miglioramento dei servizi educativi, sul sostegno alle scuole e sulla crescita culturale e sociale della comunità. In particolare Reggio Children srl produce utili da anni che reinveste nei nidi e nelle scuole dell’infanzia della nostra città”.

Quanto ai fondi versati dal Comune alla Fondazione Reggio Children, “la misura era stata adottata ai tempi del Covid come forma di supporto in un tempo nel quale ogni progetto nazionale e internazionale era sospeso a causa della pandemia. Da due anni non sono più state richieste ed erogate. La Fondazione è in equilibrio di bilancio, come previsto per un ente non-profit”.

Il Reggio Emilia Approach, ha ribadito il Comune, “è patrimonio collettivo della città e continua a essere gestito con rigore, trasparenza e responsabilità, nella consapevolezza che l’educazione sia un bene comune che richiede cura e visione”.

E siccome, come si suol dire, in cauda venenum, il veleno è nella coda, la replica del Comune si conclude con una frecciatina, indirizzata in particolare ai consiglieri comunali Tarquini e Migale: “Infine, si intende ricordare che nella seduta consigliare del 23 dicembre scorso si è discusso il riordino delle partecipate del Comune di Reggio e in quella sede non sono state poste questioni sulla co-presenza di Fondazione Reggio Children e di Reggio Children srl”.



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