Reggio avrà 5.350 nuovi alberi

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Le aree verdi prescelte sono a Roncocesi, San Bartolomeo, Buco del Signore, Villa Sesso, San Maurizio, Mancasale. L’operazione si realizza grazie al finanziamento di grandi aziende. La prossima settimana prevista la prima piantumazione al parco di Roncocesi

Verranno messe a dimora tra fine novembre e i primi di dicembre le prime 5.350 piante previste nel Piano di forestazione urbana ideato dal Comune di Reggio Emilia per arrivare entro il 2024 alla piantumazione di 50mila nuove piante sul territorio comunale. Per migliorare la qualità dell’aria, contrastare il cambiamento climatico e mitigare la creazione di zone di calore eccessivo in estate, l’Amministrazione comunale, come da programma di mandato del sindaco Luca Vecchi, ha messo a punto un piano di interventi di incremento del patrimonio verde cittadino che porterà nelle prossime settimane alla posa di una trance di alberi e arbusti in sei zone della città, nell’ambito di una operazione che coinvolge anche il settore privato nella tutela dell’ambiente.

A marzo 2020 l’Amministrazione comunale ha infatti approvato una prima linea di intervento dedicata a grandi aziende, interessate ad azioni di piantumazione su nove aree pubbliche, tramite un soggetto intermediario specializzato in grado di fare da connettore tra l’ente pubblico e i soggetti privati interessati alla piantumazione. Sei delle nove aree disponibili hanno già trovato aziende nazionali e internazionali pronte a finanziare la messa a dimora delle prime 5.350 piante tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre 2020.

HANNO DETTO – “Il tema della transizione ecologica è un tema strategico che riguarda tutta Europa e l’Italia e rispetto al quale anche Reggio deve fare la sua parte – ha detto oggi il sindaco Luca Vecchi alla stampa – La nostra città, che è nota come eccellenza rispetto all’educazione, deve divenirlo ora anche rispetto alla sostenibilità. Dopo aver vinto la sfida sulla sanità, sull’educazione, la solidarietà e il volontariato e sulla forza del suo tessuto economico, ora Reggio deve vincere anche la sfida ecologica e votarsi alla sostenibilità. Lo stiamo facendo rispetto ai rifiuti e alla ciclabilità con risultati che ci hanno fatto passare dal 44esimo posto del 2014 al quinto posto di quest’anno nella classifica di Ecosistema urbano di Legambiente. La piantumazione di alberi è parte di questa strategia per rendere Reggio una città green attraverso un grande sforzo che va avanti anche oggi, nonostante le restrizioni dettate dal Covid, perché vogliamo guardare al futuro”.

“La pandemia ha rafforzato i nostri obiettivi in materia di sostenibilità perché rispondere all’emergenza sanitaria significa anche intervenire sull’emergenza ambientale – ha aggiunto l’assessore alle Politiche per la Sostenibilità Carlotta Bonvicini – Tra pochi giorni ci sarà la festa dell’Albero, ma purtroppo non potremo fare per queste piantumazioni come lo scorso anno, quando con i cittadini abbiamo messo a dimora oltre 1300 alberi nella zona delle Acque chiare. Concretizziamo però la prima linea di intervento con il coinvolgimento di grandi aziende, in attesa di far partire la seconda linea per la piantumazione in 90 aree comunali insieme a cittadini, laboratori di quartiere, aziende locali”.

GLI ALBERI – Verranno piantumati alberi con un’altezza minima di 120 centimetri al momento della posa, che appartengono a specie autoctone del territorio reggiano e che hanno la capacità di assimilare una notevole quantità di CO2 al raggiungimento della maturità vegetativa. Sono inoltre piante resistenti a malattie e che necessitano di quantitativi di acqua contenuti, come l’acero campestre, il tiglio, il bagolaro, il frassino (orniello), il carpino bianco, il ciliegio selvatico, il corniolo. Per i primi due/tre anni dalla messa a dimora saranno le aziende aderenti al progetto a prendersene cura, provvedendo alla manutenzione delle aree tramite sfalci, irrigazione e concimazione.

LE AREE – Le piantumazioni avverranno in aree verdi pubbliche di Roncocesi, San Bartolomeo, Buco del Signore, Villa Sesso, San Maurizio, Mancasale, selezionate in base a caratteristiche che vanno dalla prossimità all’abitato, alla presenza di isole di calore estive da mitigare.

Il primo intervento sarà la prossima settimana a Roncocesi, al parco di quartiere, dove verranno messe a dimora 1.000 nuove piante, capaci di neutralizzare 1.120 tonnellate di CO2 in 100 anni di ciclo di vita medio della pianta.

A seguire, nelle settimane successive, seguiranno gli interventi che riguardano:

Parco Baldoni, a Buco del signore: 500 nuove piante (560 tonnellate di CO2 in 100 anni);

Parco Gonzaga, a Villa Sesso: 1.000 piante (1.120 tonnellate di CO2 in 100 anni);

Parco monsignor Cocconcelli, a San Maurizio: 1.500 piante (1.680 tonnellate di CO2 in 100 anni);

Parco Brichetti, a San Bartolomeo: 500 piante (560 tonnellate di CO2 in 100 anni);

Parco Luciano Lama, a Mancasale: 850 piante (952 tonnellate di CO2 in 100 anni).

PIANTUMAZIONI CON I PRIVATI LOCALI – A breve sarà pubblicata una nuova manifestazione di interesse che darà il via alla seconda linea di intervento di forestazione comunale tramite il coinvolgimento di aziende locali, associazioni e gruppi di cittadini del territorio di Reggio Emilia. Questi soggetti potranno presentare progetti di rimboschimento sulle 90 aree pubbliche individuate dal Comune e che dovranno poi gestire nell’arco dei tre anni successivi alla piantumazione. Per queste aree la messa a dimora avverrà in autunno 2021.

Questi interventi sono stati anticipati a ottobre 2019 dalla piantumazione da parte di Kohler, in accordo con il Comune, di 650 piante nel parco di via Plauto a Pieve Modolena.

CRITERI DI SCELTA E TECNOLOGIE – I criteri per la scelta delle aree disponibili, rappresentabili in cartografie tematiche, sono stati implementati in ambiente Gis ed è stato realizzato un geo-database in continuo aggiornamento e di facile monitoraggio.

Questo permette la localizzazione e perimetrazione delle aree da piantumare mediante sovrapposizione ed elaborazione di diverse carte tematiche (piani attuativi, parchi, pozzi, isole di calore); la costruzione appunto di un data-base informativo per ogni area d’intervento; la realizzazione di una scheda informativa per ogni intervento; il calcolo stimato e il monitoraggio delle alberature piantumate/piantumabili.

LAVORO CON ARPAE E ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE – La mappatura è stata possibile grazie a una serie di azioni di monitoraggio ed analisi scientifica in anni recenti. Il Comune, nell’ambito del progetto Life UrbanProof, ha già raccolto infatti numerosi dati in serie storica su molti argomenti (temperature-piovosità, allagamenti-esondazioni, qualità dell’aria, gestione delle acque, salute pubblica, consumi energetici, protezione civile, aree verdi, socio-economici) per costruire l’analisi del clima attuale nell’area urbana e periurbana e disporre di un quadro conoscitivo iniziale. Tali informazioni sono state integrate con quelle derivanti da un volo aereo fotogrammetrico appositamente eseguito su tutto il territorio comunale. Il volo, effettuato nella primavera del 2017, ha permesso di eseguire riprese fotogrammetriche sofisticate sull’intero territorio comunale, acquisendo quindi una mole di dati sulla morfologia, sull’incidenza solare, sulla vegetazione e permeabilità del territorio sulla flow direction.

Attraverso uno specifico progetto scientifico realizzato dall’Università di Venezia Iuav tali informazioni a loro volta incrociate con dati sulla popolazione, hanno permesso di classificare il territorio comunale in classi di vulnerabilità in termini di isole di calore e di individuare le aree oggetto di maggiore rischio allagamento.

Nel 2018 il Comune ha condotto degli studi sperimentali con Arpae, con l’obiettivo principale di studiare l’effetto delle diverse tipologie di verde urbano nel ridurre le isole di calore e contrastare l’inquinamento atmosferico.

Nel Parco delle Acque Chiare, ad esempio, nel 2018 è stato realizzato un primo progetto di orticoltura e forestazione urbana che rientra a pieno titolo nei programmi e nelle politiche del Comune per la valorizzazione dell’agricoltura urbana, l’incremento del patrimonio arboreo e l’adattamento ai cambiamenti climatici, con raccolta di dati utili alla mitigazione climatica da parte delle piante, realizzata in collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. L’obiettivo più generale è di realizzare delle piantumazioni che contribuiscano a mitigare le isole di calore, rendendo i parchi urbani più fruibili nei mesi estivi. In questa stessa area nel dicembre 2019 si è svolta una delle azioni del Progetto di Forestazione urbana previste nel periodo 2019-2024, promossa dall’Amministrazione comunale e dal Centro di educazione ambientale (Ceas), di cui hanno fatto parte Legambiente e Wwf, con la collaborazione di volontari, associazioni e cittadini.