Reggio. Accoltellato alla testa sull’autobus: arrestati 2 fratelli di una baby-gang

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Ferito co un colpo di cutter alla testa sull’autobus della linea 5 in viale Piave (circonvallazione), sono stati arrestati due fratelli e denunciata una ragazza che era con loro. Li ha identificati la polizia utilizzando le telecamere di sicurezza della zona. I due, classe 1999 e 2000, residenti a Reggio Emilia, erano già noti alle forze dell’ordine che solo il 6 marzo scorso li avevano denunciati per lesioni in seguito a una rissa al Campo di Marte. Nella loro abitazioni gli investigatori hanno rinvenuto gli indumenti usati durante la colluttazione avvenuta sul bus e due cutter, uno dei quali analogo a quello utilizzato per ferire il 41enne senegalese finito in ospedale.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti giovani reggiani ma di origine straniera appartengono ad una banda criminale giovanile, già indagati insieme ad altri tre per una rissa nel marzo 2021 in un parco, sempre con armi da taglio.

Ora sono accusati di lesioni aggravate in concorso, possesso illegale di armi atte ad offendere e interruzione di pubblico servizio; ora i due si trovano ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Denunciata a piede libero anche una 18enne, complice dei ragazzi, che ha filmato la scena col telefonino. Il ferito si trova ancora in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita; tuttavia ha subito uno sfregio sul volto che sarà permanente, un taglio che parte dal sopracciglio fino alla testa.
I fatti risalgono alle 18.10 di ieri. La vittima era già sull’autobus urbano della ‘linea 5’, quando alla fermata di Porta Santa Croce, sulla circonvallazione cittadina, sono saliti i tre giovani; l’uomo li ha riconosciuti in quanto già nel febbraio scorso aveva presentato denuncia contro ignoti per due aggressioni. “Alzati, qua ci sediamo noi”, gli avevano intimato allora i componenti della gang. Lui si era opposto e lo avevano picchiato anche con un manganello telescopico. E ieri sull’autobus ha cercato di identificarli ‘a modo suo’ per poi consegnare i loro nomi alla polizia, sfilando il portafoglio dalla tasca di uno dei due fratelli per prendere i documenti; ma i giovani hanno reagito e l’hanno aggredito. Infine, uno dei due ha estratto un cutter col quale ha colpito l’uomo. I due ragazzi sono poi scappati insieme alla giovane. A dare l’allarme al 113 è stato il conducente che ha arrestato la corsa del mezzo pubblico proprio in corrispondenza della Questura. Gli agenti della squadra mobile hanno visionato le telecamere presenti sul bus e alla fermata, riuscendo a identificare subito i presunti responsabili, rintracciati un’ora e mezza dopo l’aggressione, nella loro abitazione.