Il caso del 7 Luglio 1960 ha fatto sospendere la seduta del consiglio regionale, con la convocazione urgente della riunione dei capigruppo consiliari per decidere se e come proseguire i lavori. “Un pericoloso precedente in violazione del regolamento del consiglio regionale” ha tuonato il capogruppo della Lega Emilia Romagna, Matteo Rancan, accusando la presidente dell’Assemblea Legislativa regionale, Emma Petitti, di aver dato la parola al consigliere reggiano Federico Amico per un intervento sull’ordine dei lavori dell’aula, mentre l’esponente di Emilia-Romagna Coraggiosa ha utilizzato il proprio tempo per ricordato le vittime dei disordini del 7 Luglio 1960 a Reggio Emilia, anziché attenersi al tema previsto dall’ordine dei lavori. “La possibilità di parlare di qualsiasi argomento oltre l’ordine ufficiale del giorno dei lavori dell’assemblea – ha protestato in aula il leghista Rancan – è una grave violazione del regolamento dell’Aula e, di fatto, crea un precedente. Ogni consigliere, a questo punto, può intervenire a suo piacimento ricordando qualsiasi cosa, ciò che non si addice alla serietà di questa Aula, e dico questo senza entrare nel merito di quanto sostenuto dal consigliere Amico. Tema che oltretutto meriterebbe una discussione più dettagliata e approfondita e non una strumentalizzazione fine a se stessa come quella alla quale abbiamo assistito oggi” conclude il capogruppo regionale del Carroccio.
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