È dedicato al processo Aemilia e ad approfondire l’entità del fenomeno mafioso nel territorio dell’Emilia Romagna l’incontro in programma mercoledì 12 dicembre, alle 14.30, nell’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza in via San Geminiano 3.
L’appuntamento, aperto a tutti gli interessati, rientra nell’ambito dell’iniziativa “Pubblico e privato per un territorio di legalità”, promossa dal Comune di Modena in collaborazione con Unimore, Avviso pubblico e Csdl, Centro studi e documentazione sulla legalità, e cofinanziata dalla Regione Emilia Romagna.
“A seguito del pronunciamento sul primo grado di giudizio nell’inchiesta Aemilia – commenta l’assessore alle Politiche per la legalità del Comune di Modena Andrea Bosi – abbiamo voluto organizzare questo momento pubblico di riflessione sul tema delle infiltrazioni mafiose nel nostro tessuto socio-economico, avvalendoci del prezioso contributo di istituzioni e inquirenti. Con questi momenti, a cui invitiamo tutta la cittadinanza, proseguiamo nelle iniziative di promozione della legalità sostenute anche attraverso il lavoro che svolgiamo con costanza nelle scuole e con le iniziative di informazione e sensibilizzazione”.
All’incontro intervengono i rappresentanti delle istituzioni locali, dell’Autorità giudiziaria, tra i quali il pubblico ministero che ha seguito il processo, e delle associazioni. Nel dettaglio, ad aprire l’incontro saranno i saluti istituzionali del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, del rettore di Unimore Angelo Oreste Andrisano, del prefetto Patrizia Paba e del procuratore capo di Modena Lucia Musti. A seguire, gli interventi di Massimo Mezzetti, assessore alla Legalità della Regione Emilia Romagna; Marco Mescolini, procuratore della Repubblica al tribunale di Reggio Emilia; Daniele Borghi, referente regionale di Libera; Gaetano Insolera, ordinario di Diritto penale all’Università di Bologna. L’incontro è presieduto e coordinato da Pasquale Liccardo, presidente del Tribunale di Modena e da Luigi Foffani, ordinario di Diritto penale di Unimore, mentre le conclusioni sono affidate a Ignazio De Francisci, procuratore generale di Bologna.
Il seminario rientra tra le attività programmate dal Centro studi e documentazione sulla legalità istituito dal Comune nell’ambito del progetto Pubblico e Privato per un territorio di legalità dove si è sviluppato il confronto e il coinvolgimento del settore privato (associazioni economiche, ordini professionali ecc), si progettano e coinvolgono le scuole in percorsi sperimentali sulla didattica della legalità, formazione per i docenti, incontri info/formativi per operatori del settore pubblico e privato su tematiche inerenti la prevenzione della criminalità organizzata. Perché la conoscenza del fenomeno è necessaria per attuare i dovuti interventi di prevenzione e contrasto alle diverse forme di illegalità.
Ultimi commenti
Ha perfettamente ragione il sig.andrea Reggio e' diventata una citta' orrenda sporca, gestita in un modo orrendo, mi domando,i nostri politici locali se se ne
E il mercato non va bene, la musica non va bene, la Ztl non va bene, le aree verdi non vanno bene, i parcheggi non […]
Ecco bravo, vattene da Reggio che di gente come te ne facciamo volentieri a meno. Poi mi saprai dire se in altre città la situazione