Il FAI è lieto di annunciare gli eventi legati alle Giornate FAI di Autunno 2022, che ritornano con la loro XI edizione Sabato 15 e Domenica 16 Ottobre, aprendo al pubblico oltre 700 luoghi speciali in 350 città d’Italia, selezionati perché meritevoli di essere conosciuti e valorizzati, con visite e iniziative che permetteranno ai partecipanti di cogliere lo splendore delle città in cui viviamo e dei territori che ci circondano. La Delegazione FAI di Reggio Emilia presenterà in città un focus sull’area di San Pietro, oggetto di un importante progetto di rigenerazione urbana recentemente compiuto, con l’apertura alla cittadinanza del settecentesco Palazzo Malaspina in via Emilia San Pietro 37, dei Chiostri benedettini di San Pietro, da scoprire attraverso una lettura storico-artistica e architettonica del complesso monumentale del Rinascimento, della Chiesa dei Ss. Pietro Apostolo e Prospero Vescovo, dove sabato 15 ottobre alle ore 21.00 è previsto un Concerto straordinario a favore del FAI, con il soprano Annalisa Ferrarini accompagnata dal maestro Leonardo Pini all’organo antico del Traeri (1712), in un incantevole repertorio di musica Barocca. In Provincia, sarà valorizzata la cittadina di Rolo, con un itinerario alla scoperta del Museo della Tarsia e di altri tesori legati alla tradizione dell’intarsio del legno, nell’Oratorio della Madonna del Carmine e nella Chiesa di San Zenone.
Concerto a favore del FAI
FLATUS VOCIS – L’anima del Barocco
Sabato 15 Ottobre alle ore 21.00 – Chiesa dei Sas. Pietro Apostolo e Prospero Vescovo
Il Concerto straordinario a favore del FAI nelle Giornate FAI d’Autunno 2022 vuole valorizzare un progetto che integra luogo sacro, patrimonio storico artistico e architettonico, strumento musicale antico, tradizione lirica e cultura musicale, valorizzando talenti emergenti della nostra città e promuovendo il messaggio a favore della conservazione dell’eredità culturale, primaria missione del FAI. Grazie alla disponibilità di Annalisa Ferrarini (soprano) e Leonardo Pini (organo), e con il generoso contributo degli sponsor EMILBANCA BCC, ECOSERVIM, CONAD LE VELE, SPINNAKER’S Viaggi e MARKEVEN Comunicazione, Sabato 15 Ottobre alle ore 21.00 nella Chiesa dei Ss. Pietro Apostolo e Prospero Vescovo in Via Emilia San Pietro 29, avrà luogo il Concerto di musica barocca per organo e soprano FLATUS VOCIS, con un repertorio musicale d’eccezione, che spazierà da Frescobaldi a Vivaldi, da Bach a Mozart, da Dowland a Haendel. Si ringraziano di cuore per l’apertura della Chiesa la Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla e la Parrocchia dei Ss. Pietro e Giacomo. L’ingresso alla Chiesa per assistere al Concerto (posti limitati), sarà libero. E’ tuttavia consigliata un’offerta minima a favore del FAI, di 10,00 euro per gli adulti e di 5,00 euro per i giovani fino a 25 anni, dato lo spessore professionale degli artisti e la missione dell’iniziativa.
Palazzo Malaspina
Legato ad una delle più antiche famiglie italiane sovrane, i Malaspina (giunti a Reggio ai primi dell’Ottocento), il palazzo deve il suo attuale impianto ai Cassoli, conti di Vezzano e Sedrio, una fra le più antiche famiglie patrizie reggiane, oggi estinta. Appartenente a questa famiglia e per breve tempo possessore del palazzo, fu Francesco Cassoli, celebre letterato e poeta reggiano, che ricoprì numerose cariche pubbliche in città. La dimora deve il suo attuale mantenimento e restauro alla famiglia Fontanesi, proprietaria dal 1942 ed attiva dapprima nel campo dell’industria lattiero-casearia, poi nel settore assicurativo. L’edificio appare con la sua facciata neoclassica senza soluzione di continuità, totalmente ridisegnata nel 1859 dall’architetto reggiano Paolo Croppi, con la presenza di lesene e marcapiani, di mascheroni che riprendono il vicino palazzo Ruini e di un balcone fra i più lunghi della città, con parapetto in ghisa lavorata e ornata con lo stemma dei committenti. Il piano terra mantiene ad uso pubblico i portici, elemento tipico dell’architettura padana, mentre all’interno si apre uno scenografico cortile porticato, ingentilito da nicchie con statue dai soggetti classici. Dallo scalone monumentale, decorato di stucchi, affreschi e statue, si accede al piano nobile, le cui sale maggiori, caratterizzate da un’infilata di stanze decorate dalla scuola del Carnevali, risalenti alla seconda metà dell’Ottocento, con stilemi di maniera, affreschi a grottesche, motivi geometrici e ritratti di celebri letterati della storia. Le pareti, quando non affrescate, sono rivestite di seta damascata i cui colori corrispondono ai diversi vani.
Palazzo Malaspina sarà aperto con Prenotazione SOLO Domenica 16 ottobre, la mattina dalle ore 9.30 alle ore 13.15 (ultimo ingresso ore 12.30) e il pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 18.15 (ultimo ingresso ore 17.30), con turni di visita ogni 15 minuti e durata di circa 45 minuti. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Moro e del Liceo Chierici.
Chiostri benedettini di San Pietro
I Chiostri di San Pietro sono un monumento unico nel panorama reggiano. Colpiscono per l’imponenza delle dimensioni, per la complessità del progetto e la straordinarietà del disegno, attribuita per il chiostro grande, al genio di Giulio Romano. Il Monastero apparteneva ai Monaci Benedettini, che officiavano nell’annessa Chiesa di San Pietro. I lavori per la costruzione dei Chiostri presero avvio all’inizio del XVI secolo, con un complesso monastico che comprendeva orti, cortili e due chiostri: uno di ridotte dimensioni, dalla foggia tardo quattrocentesca e uno di ampia planimetria e di gusto manierista. Il Chiostro piccolo fu realizzato tra il 1524 e il 1525 da Bartolomeo Spani, figura artistica dominante nel primo Cinquecento reggiano, che vi adottò un impianto tipicamente rinascimentale-modulare, di impronta brunelleschiana. Il Chiostro grande, realizzato nella seconda metà del ‘500 da Prospero e Francesco Pacchioni e chiaramente influenzato dal modello di Palazzo Te a Mantova, disegnato da Giulio Romano, presenta un impianto manierista con bugnato alle pareti e finestre timpanate con nicchie decorate da possenti statue di santi dell’ordine benedettino al piano superiore. Di recente restaurati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, i Chiostri di San Pietro sono oggi proprietà del Comune di Reggio Emilia, che li ha costituiti hub culturale di rilievo internazionale e polo di innovazione sociale.
I Chiostri benedettini di San Pietro saranno aperti con Prenotazione Sabato 15 e Domenica 16 ottobre, la mattina dalle ore 10.00 alle ore 13.15 (ultimo ingresso ore 12.30) e il pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 18.30 (ultimo ingresso ore 17.45), con turni di visita ogni 15 minuti e durata di circa 45 minuti. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Motti, del Liceo Ariosto-Spallanzani e del Liceo Chierici.
Chiesa dei Santi Pietro Apostolo e Prospero Vescovo
La Chiesa dei Santi Pietro Apostolo e Prospero Vescovo sorge sul luogo di una più antica chiesa e vanta una storia interessante come chiesa annessa al monastero benedettino. Edificio conforme ai dettami della controriforma in stile manieristico e barocco, presenta una navata unica, con transetto, cupola, ed eleganti cappelle laterali, con dipinti di vario pregio che risalgono in gran parte al Seicento. Sugli altari si trovano dipinti legati alla grande tradizione della scuola barocca emiliana, tra i più rilevanti nel contesto locale, che si devono ad Alessandro Tiarini, Giovan Andrea Donducci detto il Mastelletta, Pietro Desani e Camillo Gavassetti. Spiccano per qualità il Battesimo di Gesù e le Nozze di Cana di Luca Ferrari da Reggio, protagonista della pittura cittadina del secolo. Alcune pale d’altare, non sono più custodite in chiesa: il Martirio dei Santi Giacomo e Giosia di Guercino è scomparso dal 1857, mentre la Consegna delle chiavi a Pietro del veneziano Domenico Tintoretto e l’Adorazione dei Magi del bolognese Camillo Procaccini si trovano oggi alla Galleria Estense di Modena.
La Chiesa di San Pietro sarà aperta con Prenotazione SOLO Sabato 15 ottobre, la mattina dalle ore 10.00 alle ore 13.15 (ultimo ingresso ore 12.30) e il pomeriggio dalle ore 17.30 alle ore 20.15 (ultimo ingresso ore 19.30), con turni di visita ogni 15 minuti la mattina e ogni 30 minuti il pomeriggio, con durata di circa 45 minuti. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Motti e del Gruppo volontari della Parrocchia dei Ss. Pietro e Giacomo.
Rolo e i segreti del legno
Itinerario alla scoperta del Museo della Tarsia e di altri tesori
Rolo è un tipico paese padano caratterizzato da un centro storico con due lunghe file di portici che delineano l’arteria principale, Corso Repubblica, dove, oltre alla sede del Municipio, si trova anche la Chiesa parrocchiale di San Zenone. La particolarità del paese è di essere stato una piccola Contea indipendente dalla fine del XV secolo sino al 1776, feudo imperiale affidato alla famiglia reggiana Sessi. Alla famiglia Sessi si deve la ristrutturazione e l’arricchimento della Pieve e un certo impulso dato all’artigianato locale. Alla morte dell’ultimo feudatario, il territorio di Rolo è stato annesso alla Lombardia austriaca (provincia di Mantova) e solo dopo il 1860 è rientrato nella provincia reggiana.
L’itinerario proposto prevede la visita guidata al Museo della Tarsia, all’Oratorio di piazza della Madonna del Carmine e alla Sagrestia lignea della Pieve di San Zenone, normalmente non visitabile, con particolare riferimento ai capolavori dell’intarsio ligneo e dei suoi segreti, visibili in alcuni degli straordinari manufatti presenti nei luoghi oggetto delle aperture. L’arte della tarsia rolese occupa un posto di rilievo nella storia dell’ebanisteria italiana degli ultimi secoli e il Museo della Tarsia di Rolo propone una ricca collezione di opere.
I beni di Rolo, con partenza del percorso davanti al Palazzo Municipale in Corso Repubblica 39, saranno aperti con Prenotazione Sabato 15 ottobre dalle ore 14.30 alle ore 18.30 (ultimo ingresso ore 17.30) e Domenica 16 ottobre, la mattina dalle ore 9.30 alle ore 13.00 (ultimo ingresso ore 12.00) e il pomeriggio, dalle ore 14.30 alle ore 18.30 (ultimo ingresso ore 17.30), con turni di visita ogni 30 minuti e durata di circa 60 minuti. Visite a cura dei Volontari del Museo della Tarsia.
Prenotazioni
Prenotazione on line delle visite guidate con un contributo minimo di 3,00 euro, sul portale del FAI, al link https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/.
Roberta Grassi
Capo Delegazione FAI Reggio Emilia
Notizie dal FAI Emilia Romagna
Il FAI in Emilia-Romagna è rappresentato dalla Presidente Regionale, dalla Referente Regionale e da 10 Delegazioni, 10 Gruppi FAI, con oltre 15.000 aderenti e 9 Gruppi FAI Giovani con oltre 1500 aderenti.
Ecco alcuni dei beni aperti in Emilia Romagna.
BOLOGNA – Palazzo Lambertini Taruffi (Liceo Statale Minghetti)
BOLOGNA – Palazzo Vassé
FERRARA – Palazzo Tassoni
MODIGLIANA (FORLÌ-CESENA) -Palazzo Borghi
MODENA – Palazzo Ducale
SASSUOLO (MODENA) – Palazzina Ducale del Belvedere di San Michele
PARMA – Palazzo Ducale del Giardino
CORIANO (RIMINI) – Comunità di San Patrignano
CASTEL D’AIANO (BOLOGNA) – Le grotte di Labante
PAVULLO NEL FRIGNANO (MODENA) – Montebonello
FAENZA (RAVENNA) – Galleria di Palazzo Laderchi
CORTEMAGGIORE (PIACENZA) – Complesso dell’Annunziata
MEDICINA (BOLOGNA) – Le antenne della stazione Radioastronomica di Medicina
Elenco completo dei luoghi visitabili in Emilia Romagna e modalità di partecipazione su: https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi aperti/?regione=EMILIA%20ROMAGNA
Le Giornate FAI d’Autunno 2022 sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di importanti aziende illuminate: Fineco, una delle più importanti realtà FinTech in Europa e fra le principali reti di consulenza in Italia, crede fermamente che la cura e il valore del patrimonio artistico e culturale siano un asset strategico per lo sviluppo del Paese e per questo è il prestigioso Main Sponsor dell’evento. Si ringrazia per il rinnovato sostegno all’iniziativa Edison, azienda da sempre impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale e sociale presenti nel nostro Paese, che accompagna il FAI nel suo percorso di transizione ecologica ed energetica. Per questa occasione l’azienda energetica aprirà la propria centrale idroelettrica in Val Caffaro. Grazie inoltre a Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI, che ha donato il suo prodotto per l’iniziativa e presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) nella lista dei luoghi visitabili.
L’evento si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura e di Regione Emilia-Romagna. Si ringrazia per il sostegno Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e Fondazione Cariparma.
Le Giornate FAI d’Autunno chiudono la Settimana Rai dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 10 al 16 ottobre, come ormai da oltre 10 anni, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai sarà infatti in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio.
Rai è Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2022, anche attraverso la collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG e la raccolta fondi promossa sulle reti del servizio pubblico.
Grazie di cuore alla Rete dei volontari del FAI: 130 Delegazioni, 110 Gruppi FAI, 93 Gruppi FAI Giovani e 7 Gruppi FAI Ponte tra culture, attivi in tutta Italia. Ad affiancare i volontari ci saranno gli studenti che partecipano al progetto “Apprendisti Ciceroni”, che hanno l’opportunità di seguire un percorso formativo, con il supporto dei loro docenti, che li preparerà a vivere un’esperienza di cittadinanza attiva coinvolgente e memorabile.
Si ringrazia per la collaborazione le Diocesi, il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate che durante le Giornate FAI d’Autunno concedono l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo e la Croce Rossa Italiana per la partnership ormai consolidata negli anni.
Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.
Ultimi commenti
si certo, infatti adesso cella diventerà meta turistica di alto livello....
Ma a nessuno ha infastidito la sorridente e gioiosa presenza del Sindaco e dell'Assessore Bonvicini all'abbattimento di quel monumento dello spreco di risorse pubbliche e […]
peccato privarsi di cosi' tanta bellezza...lo Skyline di Cella non sara' mai piu' come prima.