Possibile Reggio: “Orgoglio per le candidature di Brignone e Civati con Alleanza Verdi-Sinistra”

Beatrice Brignone e Pippo Civati Possibile

Alle elezioni del prossimo 25 settembre ci sarà anche Possibile, il soggetto politico di sinistra fondato nel 2015 da Giuseppe “Pippo” Civati dopo la sua uscita dal Partito Democratico: non direttamente sulle schede con il proprio simbolo, ma grazie a un accordo con Europa Verde e Sinistra Italiana, che in vista dell’appuntamento elettorale hanno unito le forze creando la lista unitaria Alleanza Verdi-Sinistra (a sua volta poi alleata con il Pd nella coalizione di centrosinistra).

In virtù dell’intesa, Possibile ha potuto candidare lo stesso Civati come capolista nel collegio plurinominale Emilia-Romagna P02 per il Senato (che comprende i territori di Bologna, Ferrara e della Romagna) e la segretaria del partito Beatrice Brignone come capolista del collegio plurinominale Emilia-Romagna P01 (che comprende i territori emiliani da Piacenza a Modena), sempre per il Senato.

Il comitato provinciale reggiano di Possibile Reggio Emilia si è detto soddisfatto di questa scelta: “Siamo al lavoro per la campagna elettorale in vista del 25 settembre e promuoveremo il voto per la lista in coordinamento con Europa Verde e Sinistra Italiana”, hanno spiegato i portavoce Nadia Monti e Alessandro Miglioli, preannunciando per sabato 4 settembre “un grande evento” ai chiostri della Ghiara di Reggio insieme ai due candidati.

“I chiostri sono per noi un luogo simbolico e fisico molto importante, sono stati sede dei nostri Politicamp nazionali e di diversi eventi del nostro comitato e nazionali nel corso degli anni. Siamo pronti a fare la nostra parte per questa campagna elettorale perché siamo di fronte a uno scenario preoccupante che necessita impegno e determinazione per affermare battaglie capaci di unire i nostri partiti nel nome di giustizia climatica e sociale, diritti e libertà, contrasto alla povertà e alle disuguaglianze”.

I punti salienti del programma di Possibile riguardano lavoro, salario minimo, diritti di genere e per la comunità Lgbti+, scuola pubblica, energia, ambiente, pace e Europa: “Una vera e propria “cassetta degli attrezzi”, come la chiamiamo nel partito, per affrontare sì le elezioni ma guardando sempre al futuro”, hanno concluso Monti e Miglioli.