Reggio, il sindaco Massari si difende in consiglio comunale: “Non sono né solo né commissariato”

Marco Massari sindaco di Reggio Sala del tricolore

In apertura della seduta del consiglio comunale di martedì 8 luglio, il sindaco di Reggio Marco Massari è intervenuto in Sala del Tricolore per fare il punto della situazione sul progetto del cosiddetto “Polo della moda” di Max Mara Fashion Group, che sarebbe dovuto sorgere a Mancasale, nell’area dove un tempo erano attive le Fiere di Reggio; lo ha fatto ripercorrendo le tappe che hanno portato il gruppo imprenditoriale reggiano a un improvviso e inaspettato passo indietro.

“Ritengo indispensabile partire dai fatti, spesso ignorati in questi giorni per dare invece spazio a letture, commenti e speculazioni”, ha esordito Massari: “Questa amministrazione non ha mai avuto alcun dubbio sul progetto, sulla sua importanza, sul valore strategico che ha per la città: Max Mara è un gruppo di rilevanza e di prestigio internazionale”.

Parallelamente, ha spiegato il sindaco, “in questi ultimi mesi si è sviluppata una vertenza sindacale che ha interessato parte delle dipendenti della Manifattura di San Maurizio, azienda del gruppo Max Mara, vicenda che l’amministrazione non ha mai voluto legare (così come chiesto da parte dell’opposizione) all’approvazione del Paip in consiglio comunale. In seguito, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il progetto (due consiglieri di minoranza non hanno partecipato al voto), il 23 giugno scorso, senza condizionamenti di alcun tipo. Il dibattito in consiglio è stato libero e impegnativo, nel pieno diritto dei gruppi consiliari e dei singoli consiglieri, ma la maggioranza è stata coesa nel sostegno al progetto”.

Come programmato alcune settimane prima, ha poi ricordato Massari, “ho ricevuto su loro richiesta la parte delle lavoratrici che ha scioperato criticando i metodi della direzione aziendale e richiedendo migliori condizioni di lavoro. Come è mio dovere, le ho incontrate, le ho ascoltate attentamente. […] Non ho assunto la postura politica del sindacalista, sono rimasto nei confini che mi impone il mio ruolo, auspicando il dialogo costruttivo tra impresa, sindacati e lavoratrici quale strumento per la soluzione dei conflitti. A completamento del quadro, ho incontrato – come programmato da diverse settimane, e non per “compensazione” ex post come è stato scritto – anche un gruppo di dipendenti dell’azienda, che hanno rappresentato condizioni di lavoro assai diverse e anche con loro ho mantenuto ascolto, rispetto e atteggiamento super partes. Questi sono i fatti, senza i quali è difficile esprimere posizioni politiche fondate”.

Tornando sulla questione Polo della Moda, il sindaco Massari ha assicurato che “farò ogni cosa utile per riprendere il dialogo e la prosecuzione del progetto, rimuovendo fraintendimenti e ostacoli che si sono creati e per ripristinare un clima di reciproca fiducia. Su questo ritengo debba esserci l’impegno di tutto il consiglio comunale. Mi auguro ci sia analoga disponibilità dei vertici del gruppo”.

Ma Massari ha anche approfittato del “palcoscenico” di Sala del Tricolore per togliersi qualche sassolino dalla scarpa rispetto alle recenti critiche che gli sono piovute addosso: “Il sindaco non è né solo, né commissariato, anzi… Sono nel pieno dei miei poteri e come dimostra il comunicato unitario della maggioranza sono appoggiato da tutte le forze della coalizione di centrosinistra. Se qualcuno ha sperato nella divisione della nostra coalizione, dovrà aspettare ancora un bel po’. Sono un sindaco ‘civico’ e ‘progressista’, non sono un uomo solo al comando; condivido scelte e responsabilità con la giunta e la maggioranza che mi sostiene e con la quale siamo stati chiamati dai reggiani, un anno fa, ad amministrare questa città. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partiti della maggioranza, a partire dal Pd, per la coesione dimostrata e per l’apprezzamento e il sostegno al mio lavoro e a quello della giunta”.



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