A Reggio sono passate 24 ore dalla comparsa di un maxi-cartellone in circonvallazione con cui il gruppo consiliare reggiano di Fratelli d’Italia ha chiesto le dimissioni del sindaco Marco Massari per la vicenda del Polo della Moda di Max Mara Fashion Group, ma la polemica ancora infuria tra il partito di opposizione e il primo cittadino.

Al manifesto, infatti, Massari ha risposto con un video girato in Sala del Tricolore e poi pubblicato sui social: “Con una bugia strumentale, la destra di Fratelli d’Italia ha chiesto le mie dimissioni. Non qui, non in consiglio comunale, sede del confronto politico, ma con un cartellone, per strada. Forse perché è più facile urlare che confrontarsi”.
Parole che hanno provocato la controreplica di Fratelli d’Italia, secondo cui “l’amministrazione comunale di Reggio, guidata dal sindaco Massari, ha oltrepassato ogni limite di decenza politica. Nel suo recente video social, Massari accusa Fratelli d’Italia di ‘dire bugie’ sulla vicenda del Polo della Moda, un progetto vitale per la città distrutto dall’incapacità e dall’arroganza sua e della sua giunta. Come Fdi ribadiamo, come già più volte fatto nelle sedi opportune, che il sindaco venga in consiglio comunale ad affrontare un dibattito aperto e trasparente e non solo per dare comunicazioni a senso unico”.
Per Cristian Paglialonga, capogruppo di Fratelli d’Italia in Sala del Tricolore, “a quanto pare il sindaco non ritiene di dover dare spiegazioni né alle opposizioni né ai cittadini, tenuti completamente all’oscuro di quanto sta accadendo. Un comportamento gravissimo da parte dell’amministrazione Pd, che ancora una volta mostra malafede e curiose perdite di memoria quando si tratta di dare ragione alla città delle proprie fallimentari scelte politiche”.
“Chiediamo quindi al sindaco di rispondere a domande precise e ineludibili che esigono risposte immediate: dicendo che Fratelli d’Italia mente, sta affermando che le motivazioni addotte da Luigi Maramotti nella sua lettera ufficiale al Comune non sono vere? L’amministrazione sa qualcosa che non ha condiviso con il consiglio comunale, mostrando ancora una volta un gravissimo disprezzo per il confronto democratico?”.
“Accusare Fratelli d’Italia di mentire”, ha aggiunto la consigliera comunale Letizia Davoli, “significa che il Pd butta ancora una volta la palla in tribuna pur di non giocare la partita della trasparenza. Fratelli d’Italia si è limitata a riportare esclusivamente e fedelmente il contenuto della lettera ufficiale inviata da Maramotti al Comune, in cui Max Mara annunciava il ritiro dal progetto del Polo della Moda. Non abbiamo aggiunto né modificato una sola parola. Massari, dunque, lo dica chiaramente: su cosa mentiamo? Sa qualcosa che l’opposizione e i cittadini non sanno? Hanno già un altro piano in mente? I nostri sono fatti oggettivi, mentre l’inequivocabile posizione ostile del Partito Democratico contro Max Mara, che sconfessa le parole di appoggio del sindaco, è stata espressa in consiglio comunale dalla consigliera Ruozzi, con accuse gravi e mai smentite e anzi sostenute dalla maggioranza e portate addirittura fino al Parlamento”.
Massari, ha proseguito Paglialonga, “deve smetterla di nascondersi dietro accuse vaghe e squallidi video propagandistici costruiti sul nulla. Dire che Fratelli d’Italia mente senza specificare su cosa è un atto di codardia politica. Massari venga in aula e risponda, invece di fuggire dal confronto. La sua arroganza sta distruggendo Reggio”.
“Il comportamento di Massari e del Pd è scandaloso”, ha concluso Davoli: “Hanno permesso che Max Mara, un’eccellenza indiscussa, fosse infangata da un loro consigliere senza mai prendere le distanze dalle sue parole. Massari ora spieghi ai cittadini perché non ha difeso Max Mara e il Polo della Moda, progetto che Fratelli d’Italia ha appoggiato fin dall’inizio. Quali segreti nasconde l’amministrazione? Chiediamo le dimissioni immediate di Massari e della sua giunta. Reggio non può tollerare un’amministrazione che calpesta le sue eccellenze, allontana e ostacola lo sviluppo del mondo produttivo mentendo spudoratamente. Continueremo a lavorare con ogni mezzo perché Reggio abbia un’amministrazione trasparente e amica dello sviluppo imprenditoriale”.







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