Pilomat in centro storico, il Tar dà ragione al Comune di Reggio

Pilomat Reggio

Il Tribunale amministrativo regionale di Parma, con propria ordinanza depositata ieri 21 novembre, ha respinto la richiesta dell’Albergo delle Notarie di sospendere le ordinanze comunali e tutti gli atti presupposti e/o connessi, volti alla limitazione della circolazione dei veicoli in centro storico, attraverso l’attivazione dei dissuasori oleodinamici a scomparsa (pilomat).

L’Albergo delle Notarie lamentava un pregiudizio derivante dalla difficoltà di gestire le operazioni di carico e scarico bagagli dei propri clienti, attraverso un telecomando abilitato all’abbassamento del pilomat (posizionato all’inizio della via d’accesso alla struttura alberighiera), previa telefonata. Eccepiva inoltre una violazione dei principi di buona amministrazione, ragionevolezza e logicità delle decisioni dell’Amministrazione comunale, nonché di un difetto di istruttoria e di motivazione dei provvedimenti adottati.

Il Comune (difeso in giudizio dall’avvocato Annalisa Corradini dell’Avvocatura Civica) invece ha dimostrato, producendo in giudizio tutti gli atti e la documentazione probatoria, che le ordinanze sono state adottate a seguito di un lungo percorso partecipato e di confronto con tutti i portatori di interessi coinvolti e che dunque l’istruttoria e la motivazione delle stesse erano complete ed esaustive, sia sotto il profilo giuridico che di buon governo.

Il Comune ha rilevato infatti che i provvedimenti di limitazione del traffico attraverso i pilomat, sono stati adottati a tutela dell’interesse pubblico, al fine di salvaguardare il valore storico e culturale del centro della città, preservandolo dal passaggio indiscriminato ed incontrollato dei veicoli.

Il Collegio giudicante del Tar ha dunque respinto, nella fase cautelare, le richieste dell’Albergo delle Notarie, rilevando che le modalità di abbassamento dei pilomat non arrechino alcun danno grave ed irreparabile alla struttura alberghiera e che nella comparazione degli opposti interessi, debba ritenersi la prevalenza dell’interesse pubblico alla limitazione della circolazione nel centro storico.