Pillola abortiva. Manghi (Italia Viva): perché Reggio è l’ultima ad applicare il provvedimento regionale?

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Scrive in una nota Maura Manghi, coordinatrice provinciale Italia Viva Reggio Emilia: “Le mie prime vere battaglie politiche sono state all’ombra della legge 194.

Una legge che per la prima volta in Italia affermava il diritto di ogni donna a decidere se, quando e come avere un figlio.

Una legge che era contemporaneamente una grande vittoria dell’autodeterminazione e una sconfitta della capacità di far penetrare nella mentalità del paese la realtà della contraccezione.
In un mondo perfetto dove la contraccezione è veramente diffusa, anche fra i giovanissimi e fra chi non può permettersi una maternità responsabile, non ci sarebbe bisogno di ricorrere all’aborto.

Che è, non dimentichiamolo mai, un intervento cruento, doloroso e spesso sofferto dalla donna come una sconfitta.

Purtroppo chi si è opposto alla legge sull’interruzione della gravidanza si è anche opposto all’educazione alla contraccezione nelle scuole e alla diffusione capillare dei consultori.
Oggi però c’è una possibilità in più per le donne: una pillola che rende possibile un’interruzione precocissima e non cruenta della gravidanza.

Che non richiede ai medici di superare le proprie barriere ideologiche e religiose.

Che può aiutare a superare il trauma con mano più lieve.

Che è dimostrata sicura e non pericolosa da milioni di casi nel mondo.

Un plauso quindi alla Regione Emilia Romagna che ne rende disponibile la somministrazione anche nei consultori, oltre che nelle strutture ospedaliere. Consultori che fin dall’origine dovevano essere il cardine della 194, per aiutare le donne a fare scelte consapevoli, a consigliare anche i percorsi alternativi, ad aiutare a evitare i problemi con la contraccezione responsabile.

P. S. Perché la provincia di Reggio sarà ultima nell’applicazione del provvedimento regionale?”.