Perché ora Massari ha fretta

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A dodici giorni dall’esplosione in via Due Canali, i cui effetti erano stati definiti nell’immediato “sotto controllo”, il sindaco di Reggio Marco Massari ha emanato due ordinanze a poche ore di distanza nelle quali 1) riconosce la dispersione di sostanze pericolose nell’area circostante l’incendio, anzitutto amianto, e 2) ingiunge alle due aziende distrutte nel rogo di procedere “entro 48 ore” alla bonifica di tutti gli spazi esposti nella zona, compresi parchi, giardini, davanzali e balconi privati.

L’intervento, scrive il sindaco, ragionevolmente dopo avere consultato l’ufficio legale del Comune e forse non solo quello, è totalmente a carico delle aziende Inalca e Quanta. In 48 ore, ossia lunedì mattina, dopo oltre dieci giorni di minimizzazioni e irresponsabili tranquillizzazioni, il Comune pretende che le aziende devastate dall’incendio rimedino ai danni ambientali avvenuti e ancora in via di classificazione. Danni che evidentemente, nei lunghi giorni di inazione e silenzio, non erano stati considerati.

La misura assunta dal sindaco è a tal punto fuori da qualsiasi contesto razionale da non poter essere ritenuta né sensata né tantomeno realizzabile. L’unica spiegazione plausibile è che i legali gli abbiano suggerito di costruire adesso prove concrete di adempimento dei propri doveri nell’eventualità non improbabile di una chiamata in causa in sede penale e/o civile. Un esposto in procura che qualsiasi cittadino residente in città potrebbe presentare porterebbe quasi certamente all’apertura di un’inchiesta giudiziaria.




Ci sono 2 commenti

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  1. Lorenzo

    Forse ho capito male io, ma ieri sera al Pigal il sindaco ha detto che le aziende interessate erano state informate dell’uscita delle ordinanze, in modo da agevolarne l’attuazione in tempi utili per tutti.


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