Ora è ufficile: gli iscritti del PD di Reggio Emilia hanno scelto Nicola Zingaretti. Il presidente della Regione Lazio ha vinto la consultazione reggiana con il 55% dei voti. Zingaretti si era presentato da favorito e così si è confermato durante le due settimane di votazioni durante le quali Zingaretti si è mantenuto sempre primo e così è confermato alla fine.
In totale hanno votato 52 circoli, 2060 iscritti in provincia. In città hanno votato tutti gli otto circoli per un totale di 517 iscritti : Zingaretti vince in sette circoli e arriva a toccare il 64%, mentre Martina si ferma al 27%.
«Siamo molto soddisfatti del risultato. Zingaretti e la sua proposta hanno più che convinto i democratici reggiani – fanno sapere i tre Comitati Piazza Grande Reggio Emilia – perché è stato colto il carattere sociale, inclusivo, popolare della proposta di Zingaretti: quel Prima le persone che è il titolo della mozione è stato davvero scelto dalle persone, da tante persone. è stato un percorso di arricchimento, durante il quale abbiamo girato il territorio, il nostro, ogni circolo: non abbiamo fatto mancare nemmeno una volta un presentatore che illustrasse le buone intenzioni di Nicola in nessun circolo perché tutti i circoli meritano rispetto. Grazie a tutti. Ora incomincia la seconda fase, quella aperta in cui la proposta di Nicola deve essere diffusa e radicata nella nostra società, in ogni luogo in cui c’è bisogno del PD e bisogno di presentare una alternativa a questo Governo. da oggi lo faremo con più entusiasmo di prima. Ogni luogo sarà una Piazza Grande, la metafora della mozione, un luogo di incontro, condivisione e conoscenza su alcuni fondamentali: sociale, ultimi, ambiente, uguaglianza. Tutti principi che questo Governo vuole distruggere. Li dobbiamo difendere come PD, perno di un centrosinistra ampio orgoglioso di proporre un mondo differente da quello dei muri e delle morti in mare» Si annuncia un periodo intenso di attività. Le primarie saranno il 3 marzo e i tre Comitati Piazza Grande sono pronti a contribuire a far diventare quell’appuntamento «un momento di ripartenza e rigenerazione prima di tutto per il PD, il nostro partito».
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